E’ un allarme preoccupato e serio quello lanciato dal Tavolo delle Associazioni Ambientaliste e dai rappresentanti del mondo dell’agricoltura biologica, riunitisi questa settimana per discutere il Piano di Azione Nazionale sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
A destare preoccupazioni la mancanza di azioni concrete e di obiettivi di riduzione specifici presenti nel PAN, malgrado il recente Rapporto dell’Ispra sull’inquinamento delle acque superficiali che presenta uno scenario decisamente preoccupante. Non è evidentemente un caso, visto che l’Italia ha il triste primato del Paese con il maggior consumo di pesticidi per unità di superficie coltivata di tutta l’Europa occidentale con valori addirittura doppi rispetto a quelli della Francia e della Germania. Il PAN si limita a prescivere l’obbligo dal novembre 2015 di attenersi alle prescrizioni contenute nelle etichette degli agrofarmaci, certamente una misura non sufficiente per risolvere davvero il problema. Un altro elemento che desta non poche perplessità è l’introduzione di nuove disposizioni in materia di formazione, che prevedono un “patentino” per una serie di soggetti coinvolti e che tuttavia, lungi dal rappresentare una vera soluzione, rischia di diventare solo l’ennesimo appesantimento burocratico ed economico per gli agricoltori stesis, ma senza costituire uno strumento efficace per contrastar el’uso eccessivo dei pesticidi stessi.
Il comunicato del “Tavolo delle Associazioni ambientaliste e dell’Agricoltura Biologica su Pac e Pan” è molto chiaro in propisito e punta il dito sulle contraddizioni tutte italiane del sistema: “ancora una volta – si legge nel testo – nei PSR di quasi tutte le Regioni, si continua a puntare su misure agroambientali destinate a pratiche agronomiche che prevedono un uso massiccio di pesticidi invece di scegliere pratiche che ne riducono concretamente l’uso, come la conversione al biologico”. E più oltre “Sono temi che riguardano, insieme agli agricoltori, tutti i cittadini perché incidono sulla tutela della salute delle persone e dell’ambiente, che dovrebbero essere in primo piano nell’uso delle risorse europee”.
Nel comunicato si ribadisce la bontà delle proposte avanzate su PAC e PAN pesticidi dal Tavolo, che però “purtroppo fino ad oggi non hanno trovato spazio né a livello nazionale, né a livello regionale. Ma nonostante questo non intende mollare. Sono in ballo temi troppo importanti che riguardano tutti e che necessitano di nuove Alleanze come quella che stiamo cercando di portare avanti attraverso il tavolo tra le Associazioni del Biologico e quelle del mondo Ambientalista”.
“Adesso questa alleanza torna di nuovo a chiedere che i provvedimenti in attuazione del PAN seguano un iter trasparente visto che riguardano la tutela della salute delle persone e dell’ambiente e continua a chiedere l’incontro al Ministro dell’Agricoltura che dall’inizio di dicembre non ha ancora ricevuto risposta” – conclude il comunicato. Speriamo che questa sia la volta buona.
Fonte: Comunicato Stampa Tavolo delle Associazioni ambientaliste e dell’Agricoltura Biologica su Pac e Pan