Esprimono evidente perplessità le parole del commissario Europeo all’ambiente Janez Potocnik, all’indomani degli esiti dei negoziati sulla riforma della PAC. Secondo Potocnik sussiste il “serio rischio che le opportunità per l’ambiente siano mancate”. Il Commissario stigmatizza soprattutto il fatto che “esenzioni, cavilli e soglie [di applicazione, ndr] abbiano reso il greening complicato e ridotto il livello di ambizione [della riforma della PAC, ndr] per l’ambiente”.
Spetta agli stati membri, secondo Potocnik, il compito di assicurare un’effettiva concretizzazione del greening. Il Commissario indica chiaramente i rischi cui è esposta la riforma: “la possibilità che gli stati membri spostino risorse dallo sviluppo rurale ai pagamenti e’ reale e preoccupante perche’ se noi diamo valore a cose come biodiversità, salute del suolo, acqua pulita, riduzione del cambiamento, allora un finanziamento adeguato dello sviluppo rurale e’ essenziale”.
Per queste ragioni, prosegue il Commissario, “gli stati membri devono dimostrare con le proprie azioni che la flessibilità nel greening e’ stata voluta per ottenere un risultato più favorevole all’ambiente”.
“se gli stati membri sceglieranno di non assicurare la protezione dell’ambiente attraverso il finanziamento allo sviluppo rurale, allora – ha voluto ricordare – la sola alternativa sono altre leggi”.
Parole di elogio sono state riservate nei confronti del Commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos che, questo il giudizio di Potocnik, “ha lavorato duramente e il suo lavoro e’ stato tutt’altro che facile”.
Fonte: Agrapress