Oggi coltivare noci con il metodo biologico può considerarsi una valida opportunità di reddito.
Negli ultimi anni, secondo alcuni dati raccolti, il consumo di noci, e di frutta secca in genere, è aumentato e per questo motivo ha spinto gli agricoltori a ricercare alternativi credibili per la coltivazione in modo da garantirne un sostanzioso reddito.
Alcuni frutticoltori hanno, così, deciso di smarcarsi dalla filiera del noce convenzionale adottando il metodo biologico per una scelta etica e per differenziarsi dal punto di vista commerciale.
“Il noce biologico è una vera opportunità per l’imprenditore agricolo” spiega Gianluca Vertuani, presidente del Consorzio Noce del Delta del Po – “Produrre noci biologiche ci permette di poter spuntare prezzi interessanti, maggiori rispetto ad un prodotto convenzionale: all’incirca 2-2,5 euro in più al chilo.
Il tutto va inserito in un contesto di filiera biologica, utile per sfruttare al meglio l’opportunità. Oggi Noci del Delta è costituito da 5 aziende della provincia di Ferrara, per una superficie complessiva di 154 ettari. Circa 80 ettari sono oggi al 4° anno, che quest’anno quindi hanno dato origine ad una prima produzione. Nei prossimi 2-3 anni tutti i restanti ettari arriveranno al 4° anno e quindi ad una prima produzione. A pieno regime pensiamo di poter arrivare ai circa 5 quintali ad ettaro. Il raccolto del 2019 comunque non è stato dei migliori, a causa delle problematiche ambientali riscontrate a maggio che hanno limitato l’impollinazione delle piante e che di fatto hanno portato alla cascola di molti frutti“.