Si è concluso la scorsa settimana a Vienna il 12 ° Congresso del Biologico Europeo, organizzato da IFOAM UE e Bio Austria. Per tutto il movimento del biologico è stata una grande occasione per scambiare opinioni, attivare discussioni e condividere azioni. Il tutto si è sviluppato in una serie di workshop e sessioni plenarie con diversi temi centrali, tra cui la revisione della politica agricola comune (PAC) e l’impatto sul futuro del biologico. Si è discusso, inoltre, di pratiche produttive e commerciali etiche, giuste ed eque lungo la filiera e delle nuove norme di produzione previste dal nuovo regolamento comunitario che entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2021.
Jan Plagge, Presidente IFOAM dell’UE, nel discorso di apertura ha richiamato l’impegno della politica europea affinché garantisca, in via prioritaria, le misure di sostegno agli agricoltori che producono “esternalità positive”, cioè a quelli che sviluppano meccanismi di multifunzionalità a beneficio dell’intera comunità. Infatti, gli agricoltori biologici non producono solo cibo con caratteristiche salutari, ma nella pratica difendono anche le risorse naturali, l’agroecosistema e contribuiscono favorevolmente a ridurre l’impatto dei fattori che causano i cambiamenti climatici.
Per questo gli agricoltori possono diventare una sorta di “eco-imprenditori” se il 70% delle somme della PAC sarà garantito per la protezione del clima e dell’ambiente. Il messaggio lanciato da IFOAM UE è chiaro: auspicare che la nuova PAC sia in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite soprattutto riguardo agli obiettivi verso lo sviluppo sostenibile delle attività produttive. La plenaria di apertura del mattino “Fair Play and Fair Pay per un sistema agricolo e alimentare europeo più sostenibile” ha riportato l’attenzione sulla produzione etica e sulla definizione di pratiche commerciali leali e giuste attraverso l’intera filiera del biologico.
Si è discusso anche del nuovo regolamento comunitario 848/2018, pubblicato il 14 giugno 2018 sulla Gazzetta ufficiale dell’UE che si applicherà dal 1 ° gennaio 2021 e sulle modifiche e i cambiamenti che apporterà nei vari comparti, dalla produzione vegetale, alla zootecnica, alle preparazioni alimentari e alle produzioni importate.
Al congresso, svoltosi nella bellissima cornice dell’Università di Vienna, hanno partecipato oltre 200 delegati provenienti da quasi tutti i Paesi Europei. Per Suolo e Salute hanno partecipato Angelo Costa e Alessandro D’Elia, rispettivamente presidente e direttore tecnico.
Suolo e Salute è Golden Sponsor di IFOAM EU e nuovo membro effettivo. “Da alcuni anni abbiamo avviato una politica di riaffermazione di Suolo e Salute all’estero – dichiara Alessandro D’Elia – facendo conoscere il lavoro e soprattutto l’entità e la storia dell’azienda. Abbiamo condiviso in pieno il percorso e gli obiettivi del movimento e siamo stati partecipi alle iniziative, anche in via concreta; infatti, da cinque anni Suolo e Salute è sponsor di IFOAM EU. Dall’anno prossimo saremo anche membri effettivi dell’organizzazione. Riteniamo che il percorso con IFOAM EU sia utile e doveroso per ciò che Suolo e Salute rappresenta: con quasi 19.000 aziende biologiche certificate e quasi 700.000 ettari controllati, di fatto è tra i più importanti Enti di certificazione a livello europeo”.