Soddisfazione per l’accordo raggiunto sulla PAC quello espresso dal Presidente Comagri Paolo De Castro, che nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella giornata di ieri, ha illustrato gli esiti dei negoziati. L’incontro con i giornalisti è avvenuto all’indomani dell’ultimo trilogo che ha visto finalmente risolti gli ultimi nodi relativi alla riforma della Politica Agricola Comunitaria. De Castro, nel ringraziare tutti coloro che hanno preso parte ai negoziati, ha elogiato in particolare il ruolo del Parlamento Europeo, dichiarando che l’eventualità che fosse il Consiglio a decidere autonomamente sugli aspetti finanziari della riforma avrebbe costituito un “precedente pericolosissimo”.
Con l’occasione, lo stesso De Castro ha ricordato anche quelli che saranno i prossimi appuntamenti nel lungo iter della riforma: il 30 settembre prossimo sarà il giorno del voto in Commissione agricoltura, ha ricordato il Presidente, che ha individuato nel sostegno agli impegni ambientali, nel sostegno ai giovani agricoltori, nell’elaborazione di una lista di agricoltori attivi, nella regressività degli aiuti e nella convergenza interna i punti salienti del negoziato. Il Presidente inoltre, nell’augurarsi che a novembre sia già la seconda plenaria ad esprimersi sul pacchetto di riforme, si è detto “abbastanza ottimista” circa l’accoglienza che Strasburgo riserverà ai dossier. “Ovviamente avremo maggioranze diverse sui vari dossier”, ha osservato De Castro, nel ricordare che emendare la proposta avrebbe il significato di una messa in discussione dell’intera riforma. Le tappe restano forzate, ha sottolineato il Presidente Comagri, dato che “da subito saremo impegnati sulle misure transitorie da approvare entro l’anno”, pena il rischio che non si giunga all’approvazione delle norme entro il 2015. Sull’esito negoziale si è espresso anche il relatore sui pagamenti diretti e sviluppo rurale del parlamento Luis Capoulas Santos, che ha voluto ribadire che questa PAC “più giusta, più equa e più verde” è frutto di un “intenso lavoro” negoziale durato tre anni e che ha investito cinque presidenze dell’Unione “. Tra gli elementi più significativi della nuova PAC, secondo Capoulas Santos, le misure previste per le zone svantaggiate, il regime semplificato per i piccoli agricoltori e le questioni legate al greening. Mentre un tempo la PAC costituiva soprattutto un sostegno al reddito, adesso “il 50% degli aiuti sono mirati”, e “circa un terzo del bilancio della PAC sarà destinato a misure ambientali”.
Fonte: Agrapress