Da un recente rapporto pubblicato dalla FAO, su oltre 6.000 specie di piante coltivate per fini alimentari, sono meno di 200 quelle che contribuiscono in maniera decisiva alla produzione agricola mondiale.
Questo ha fatto sì che la nostra dieta alimentare si sia appiattita su pochi prodotti vegetali. Di fatto ci siamo dimenticati della presenza di molte altre molte che potrebbero soddisfare non solo il fabbisogno ma anche rinforzare il nostro sistema immunitario. Tra le varie specie dimenticate, anche se con una timida rivalutazione degli ulti con alti valori nutritivi, abbiamo:
- L’amaranto, simile al grano saraceno, è ricco di proteine, vitamine e minerali essenziali. È una pianta che ha sia un alto valore nutritivo ma che può essere usata anche come medicinale.
- L’arracacha, una radice che si coltiva principalmente nella regione delle Ande, ed è ricca di calcio, vitamine, ferro, proteine e sali minerali. Aiuta a rinforzare il sistema immunitario e possiede proprietà antiossidanti.
- La Chaya, pianta originaria della penisola dello Yucatan, è ricca di proteine, vitamina A e B, calcio, fosforo e molti minerali ed enzimi. Può aiutare a combattere diabete, insonnia e colesterolo alto.
- Il fagiolo verde, una pianta molto utilizzata nelle diete in Asia, è ricco di proteine facilmente digeribili e contiene molto ferro.
Abbiamo anche la gubinge o prugna di billygoat dell’Australia, il Chayote, una pianta simile alla zucca che contiene vitamina C e acido folico, il Dulse, l’alga rossa con un alto contenuto proteico e di iodio, ferro e vitamine, e il Northern Wild Rice, il riso selvatico che cresce nella regione dei lagni in nordamerica e in Canada, ricco di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre.
Questa perdita di biodiversità, non solo compromette l’ambiente ma preclude opportunità per aumentare la disponibilità alimentare a vantaggio della nostra salute.
Fonte: https://www.cambialaterra.it/2020/05/la-biodiversita-fa-bene-anche-alla-salute/