Approvati venerdì 20 maggio i primi dieci bandi per le misure a superficie e a capo del Psr Campania 2014-2020, validi per l’annualità 2016. Il comunicato è stato diffuso sul sito internet dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania lunedì 23 maggio.
All’interno del pacchetto, sono presenti anche i bandi della misura 11, destinata a finanziare l’adesione al sistema di controllo nazionale per l’agricoltura biologica.
Fissati al 15 giugno i termini per richiedere il premio destinato agli agricoltori che per 5 anni assumono gli impegni connessi all’introduzione e al mantenimento del metodo di agricoltura biologica sulla propria superficie aziendale.
Il sostegno è finalizzato a mantenere e ad incrementare la superficie agricola regionale condotta con tecniche colturali sostenibili, per favorire la conservazione e aumentare la qualità e la fertilità dei suoli agricoli e dell’acqua. La misura prevede pagamenti compensativi calcolati per ettaro di superficie, da erogarsi annualmente, per un massimo di 5 anni. La quota è calcolata sulla base dei maggiori costi e minori ricavi connessi all’impegno assunto dal beneficiario circa l’applicazione di metodi di coltivazione compatibili con la tutela dell’ambiente.
L’on. Vincenzo Alaia, consigliere regionale, ha definito il pacchetto di misure come una serie di “concrete strategie per uno sviluppo territoriale sostenibile e qualificato, con l’adozione di criteri che salvaguardino qualità dei prodotti e benessere dell’ambiente, come quelli riguardanti la coltivazione di varietà vegetali e l’allevamento sostenibile delle razze autoctone“.
Secondo Alaia, i bandi relativi al Psr Campania 2014-2020 sono delle opportunità di rilievo, soprattutto per i giovani imprenditori.
“E’ un invito e un incentivo a scommettere sulle potenzialità della propria terra e a fare sì che si sviluppo un modello di imprenditoria agricola all’avanguardia, che sappia coniugare innovazione e tradizione. Un sistema operativo che esprima il forte richiamo al radicamento territoriale, ma che sia capace di proiettare, poi, le produzioni autoctone – con l’ausilio di tecnologie avanzate – sul mercato nazionale ed internazionale“, ha concluso il consigliere.
Fonti:
http://www.finanziamentinews.it/article/08164/agricoltura-biologica-domande-adesione