E’ stato appena pubblicato il D.M.18096 del 26 settembre 2014 attraverso il quale l’Icqrf (l’Istituto Centrale Repressione Frodi) definisce tempi e modalità per gestire le non conformità riscontrate dagli Organismi di Controllo nel corso dei controlli effettuati sulle produzioni biologiche. Con il DM 18096 viene così data piena attuazione all’articolo 7 del Decreto 15962 del 20 dicembre 2013 [Disposizioni per l’adozione di un elenco di “non conformità” riguardanti la qualificazione biologica dei prodotti e le corrispondenti misure che gli Organismi di Controllo devono applicare agli operatori ai sensi del Reg. (CE) n. 889/2008 modificato da ultimo dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 392/2013 della Commissione del 29 aprile 2013].
In particolare attraverso il decreto vengono stabiliti tempi e procedure valide per tutto il territorio nazionale cui devono attenersi gli Organismi di controllo nel corso delle attività di controllo sugli operatori del biologico. Un commento al decreto è arrivato dal viceministro Olivero, con delega alla tutela della qualità, alla repressione frodi e al biologico, secondo il quale “l’impegno del Ministero nei confronti dell’agricoltura biologica passa innanzitutto dalla definizione di regole certe e dall’accompagnamento delle imprese nel rispetto rigoroso della legge. Il biologico, che si fonda su un profondo rapporto fiduciario tra produttori e consumatori, può e deve crescere nella più assoluta trasparenza e sicurezza”.
Fonte: Mipaaf, Sinab, Greenplanet