Secondo un recente rapporto congiunto punnlicato da Fao e Ocse e disponibile in lingua inglese a questo link (http://www.fao.org/3/a-i3822e.pdf), l’acquacoltura nei prossimi anni è destinata a crescere ben al di sopra del 2,54% annuo previsto, attestandosi intorno ad un 4,14% fino al 2022. La pubblicazione presenta in particolare una serie di proiezioni riguardanti l’ approvvigionamento alimentare per i prossimi 15 anni, partendo dall’analisi dei dati esistenti, e si concentra sui nuovi scenari che riguardano la produzione ittica e l’allevamento, in particolare per i prossimi 8 anni.
Secondo lo studio, nel prossimo futuro proprio l’acquacoltura avrà un ruolo sempre più importante nel rispondere alle nuove sfide dell’approvvigionamento alimentare, anche in conseguenza delle grandi trasformazioni demografiche cui stiamo assistendo: aumento progressivo dei redditi medi, dimensioni mutate dei nuclei familiari, invecchiamento crescente della popolazione, urbanizzazione. Tutti elementi che, insieme alle diverse tendenze di consumo e al crescente interesse verso forme di alimentazione più sane e sostenibili, determineranno senza dubbio grandi cambiamenti sia nella domanda che nell’offerta di cibo. Con impatti di enorme rilevanza che richiederanno un aumento sia quantitativo che qualitativo della produzione, dato che la crescita richiesta dovrà necessariamente inquadrarsi all’interno dei vincoli dettati dalla disponibilità delle risorse naturali e dalle tecnologie esistenti.
Fonte: Fao, Agrapress