“A come Ape. Un’agricoltura senza pesticidi è possibile”. Questo il titolo evocativo dell’ultimo rapporto di Greenpeace dedicato al delicato tema api-pesticidi. Il lavoro riunisce ricerca scientifica ed esperienze dirette di agricoltori e produttori che seguono i principi di un’agricoltura ecologica e sostenibile ed è stato presentato martedì scorso a Roma da Federica Ferrario, responsabile della campagna agricoltura sostenibile dell’organizzazione ambientalista. Cornice della presentazione il ristorante del Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni, dove lo chef Antonello Colonna ha realizzato alcuni piatti utilizzando ingredienti che dipendono dall’azione di impollinazione delle api, a sottolineare lo stretto legame tra il cibo che consumiano e questi preziosi insetti. Nel rapporto infatti, che segue altri due studi dedicati ai pesticidi dannosi per le api e all’analisi dei residui di pesticidi nel polline delle bottinatrici, si evidenzia che ben un terzo di ciò che mangiamo e gran parte della flora spontanea dipendono dall’attività delle api. “Le cause del declino degli impollinatori – ha detto Ferrario – sono imputabili alla perdita di habitat naturali e all’agricoltura industriale che negli ultimi 40 anni ha fatto un uso sempre maggiore di fertilizzanti, diserbanti e insetticidi”. Nel rapporto sono presenti inoltre 25 video-interviste ad agricoltori, scienziati, istituti di ricerca di 10 paesi europei impegnati tutti per lo sviluppo di un’agricoltura ecologica. Iil rapporto è disponibile al link www.greenpeace.org/italy/acomeape.
Fonte: Agrapress