L’Organic Market Report 2013, il rapporto britannico sul mercato del bio, pubblicato annualmente dalla Soil Association, restituisce quest’anno luci ed ombre di un settore che, anche nel Regno Unito, risente della pesante crisi economica congiunturale. Nel complesso, il mercato ha perso circa l’1,5 per cento, attestandosi su un valore di 1,642 milioni di sterline (circa 2 miliardi di euro), contro gli 1,667 milioni sterline del 2011. Malgrado questa flessione, il report lascia intravedere un futuro positivo per il mercato biologico britannico. I consumatori di prodotti bio mostrano di preferire sempre di più la convenienza di prezzi e la varietà di prodotti della vendita on line e dei negozi specializzati, preferendoli alle scelte più limitate della grande distribuzione. Inoltre, il settore lattiero-caseario biologico, il non-food e quello della ristorazione stanno crescendo in maniera significativa. Per sommi capi, la situazione del biologico d’oltremanica può riassumersi in questi quattro punti fondamentali: boom di vendite online, crescita dei canali di vendita indipendenti (farmer markets, vendite per corrispondenza ecc.), calo di vendite significativo nei supermercati, che hanno visto le vendite del biologico ridursi del 3,8% con punte di oltre l’11% nel caso di marchi propri, aumento delle vendite per corrispondenza e a domicilio, crescite complessivamente del 4,4%.
Fonte: Organic World