Venti anni fa, le prime colture geneticamente modificate sono state impiantate negli Stati Uniti, insieme a grandi promesse su questa nuova tecnologia. Due decenni dopo, le promesse sono sempre più grandi, ma le colture OGM non stanno fornendo le giuste risposte. Non solo questa tecnologia dovrebbe rendere i sistemi alimentari e agricoli più semplici, più sicuri ed efficienti, ma le colture geneticamente modificate si stanno propagandato come la chiave per ‘nutrire il mondo’ e aiutare ‘lotta al cambiamento climatico’.
Ad oggi, l’85% delle colture OGM sono coltivati in quattro paesi delle Americhe (Stati Uniti, Brasile, Argentina e Canada) e un totale di 19 paesi dell’UE hanno scelto colture transgeniche.
Le promesse possono essere in crescita, ma la popolarità di colture OGM non lo è. Nonostante i venti anni di pro-OGM e la commercializzazione da parte di potenti lobby dell’industria, la tecnologia OGM ha attecchito in una manciata di paesi, per una manciata di colture. Le colture OGM sono coltivate ad oggi su solo il 3% della superficie agricola globale. Le cifre del settore infatti, mostrano che solo cinque paesi rappresentano il 90% del globale GM terre coltivate, e quasi il 100% di queste colture GM sono uno di questi due tipi: tollerante agli erbicidi o ai pesticidi . Nel frattempo, intere regioni del mondo sono riuscite ad evitare l’utilizzo di alimenti transgenici; ad esempio i consumatori europei non consumano alimenti geneticamente modificati, e un solo tipo di mais geneticamente modificato è coltivato in Europa. La maggior parte dell’Asia è libera da OGM, con la superficie di OGM in India e in Cina per lo più rappresentata da colture non alimentari come il cotone. Solo in tre paesi dell’ Africa crescono colture OGM. In parole povere, le colture OGM non possono ‘nutrire il mondo’.
Perché i prodotti alimentari OGM non rappresentano quel successo popolare che l’industria ci dice invece di essere?
Fonte: http://www.ifoam.bio/en/news/2015/11/06/report-why-gm-crops-have-failed-deliver-their-promises
Per approfondire il report GreenPeace: http://www.greenpeace.org/international/Global/international/publications/agriculture/2015/Twenty%20Years%20of%20Failure.pdf