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Riforma PAC, De Castro: accordo possibile entro giugno se la commissione sarà propositiva

In un comunicato diffuso dal Presidente della Commissione Agricoltura De Castro si apprende che “”si e’ da poco concluso l’incontro tra il commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos e il team negoziale del Parlamento Europeo presieduto dal presidente della Comagri Paolo De Castro e formato dai relatori Luis Capoulas Santos, Michel Dantin, Giovanni La Via e i rispettivi relatori ombra”. Durante l’incontro sono stati discussi alcuni dei temi caldi della riforma della PAC: calendario dei triloghi, distribuzione dei quattro dossier nel corso dei 34 incontri in programma da qui al 30 giugno, definizione del gruppo negoziale della Commissione e modalità di supporto della Comagri al Parlamento e al Consiglio nel merito dei singoli articoli di legge. “Durante l’incontro di oggi – prosegue il comunicato di De Castro- abbiamo impostato un’attenta strategia negoziale che ci permetterà, se la commissione sarà propositiva, di raggiungere un accordo politico entro il periodo di presidenza irlandese, ovvero entro giugno. Il mandato negoziale approvato dal consiglio dei ministri dell’agricoltura ha assunto una posizione diversa su molti punti, in particolare sul dossier dell’Ocm unica, da quella votata dalla plenaria del parlamento europeo. Penso anche – ha continuato De Castro – alla mancata esclusione dalle misure obbligatorie del greening per le colture permanenti, alla minore flessibilità su alcuni capitoli e alle misure di rafforzamento delle OP, sulle quali l’intervento del parlamento era stato assai più ambizioso rispetto a quello del consiglio. Se sulla definizione di agricoltore attivo il consiglio ha fatto dei progressi, su molti altri capitoli in tutti e quattro i dossier legislativi si e’ indebolita la visione più mediterranea del PE. L’auspicio – conclude il Presidente De Castro – è che, a partire dal prossimo 11 aprile, data di inizio dei triloghi, si possa lavorare in maniera sinergica per raggiungere un accordo tra le tre istituzioni realmente capace di sostenere l’agricoltura europea”.

Fonte: Agrapress

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