Il 78% delle specie di fiori selvatici e l’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea dipende del tutto o in parte dagli insetti impollinatori, principalmente dalle api. “Solo in Italia negli ultimi cinque anni abbiamo perso 200mila alveari.
Per questo motivo, in Europa, è stata attivata la raccolta firme per l’iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Save Bees and Farmers! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano”.
“Save Bees and Farmers!” è una Ice sostenuta da circa 70 soggetti a livello europeo: associazioni di agricoltori, istituzioni scientifiche, movimenti di cittadini e Ong ambientaliste tra cui Pesticide Action Network (Pan) Europe e Friends of the Earth.
“L’obiettivo della raccolta di firme è di cambiare il modello agricolo e scegliere l’agroecologia di cui biologico e biodinamico sono gli esempi concreti più diffusi – aggiunge la Mammuccini, presidente di Federbio – Le api sono vere e proprie sentinelle dell’inquinamento ambientale: se le salviamo, salviamo anche la salute dei cittadini e di chi lavora la terra. Le molteplici crisi che stiamo attraversando a livello globale, da quella ambientale e climatica a quella sanitaria, sono facce della stessa medaglia, conseguenza in gran parte del nostro impatto sugli ecosistemi naturali che ci sta portando ad un’emergenza dietro l’altra. È urgente puntare al recupero degli ecosistemi e a superare un modello intensivo basato sull’uso dei pesticidi che mettono a rischio la sopravvivenza delle api e di tante altre specie. È questa la sfida principale per il futuro, e la recente costituzione di una rete europea dei centri di ricerca per un’agricoltura senza pesticidi è il segno più evidente che innovazione e ricerca stanno andando in questa direzione”.
Firma la petizione: https://www.savebeesandfarmers.eu/eng