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ALLE MENSE BIO CINQUE MILIONI DI EURO

ALLE MENSE BIO CINQUE MILIONI DI EURO

È la quota attribuita dal riparto del fondo per le mense scolastiche biologiche per l’anno 2023., Pubblicato il 3 ottobre il decreto di riferimento

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 ottobre il decreto dell’8 agosto del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministero dell’istruzione e del merito, di riparto del fondo per le mense scolastiche biologiche per l’anno 2023.

La popolazione scolastica regione per regione

Il decreto ripartisce la quota di 5 milioni di euro relativa all’anno 2023 del fondo mense scolastiche biologiche sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica presenti in ciascuna regione e provincia autonoma e sulla base della popolazione scolastica accertata dal Ministero dell’Istruzione e del merito, per l’anno scolastico 2022/2023.

Promozione e informazione

Il Fondo è destinato, nella percentuale dell’86%, a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e, nella percentuale del 14%, a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione.

Viva il biologico: che sia la parola chiave per un 2023 pieno di successi!

Viva il biologico: che sia la parola chiave per un 2023 pieno di successi!

Pace, salute e attenzione alla sostenibilità.
Gli auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo di Suolo e Salute

Termina un anno intenso vissuto pericolosamente, con gli strascichi della pandemia da Covid 19, il ritorno dello spettro della guerra alle porte d’Europa e la conseguente crisi energetica e inflattiva.
Un anno comunque importante per il biologico italiano, con la pubblicazione dopo più di 10 anni della legge sul bio, l’avvio del piano d’azione nazionale, l’obiettivo di fare crescere nel vecchio continente la superficie coltivata a bio fino alla quota del 25%.
Un 2022 intenso e pieno di progetti e di impegni per Suolo e Salute, che ha consolidato il ruolo di primo ente di certificazione del biologico italiano superando di molto la soglia delle 21mila aziende certificate tra produttori, preparatori, importatori ed esportatori e arrivando a circa il 26% delle aziende bio in Italia e oltre il 30% della superficie coltivata in biologico.
Un anno che si sta concludendo con una notizia attesa che ha portato una ventata di ottimismo, ovvero la conclusione positiva della lunga vicenda dell’inchiesta giudiziaria Vertical bio che aveva gettato una lunga ombra di discredito su tutto il biologico italiano.
Tutti eventi che Suolo e Salute ha condiviso con voi attraverso il filo diretto di Suolo e Salute News, pagine di informazione digitale sempre più condivise da una platea sempre più larga di lettori curiosi e attenti ai temi della sostenibilità e dell’agricoltura biologica.
È da questo canale di informazione che Suolo e Salute vi ringrazia per la passione e l’attenzione che ci dimostrate.
Entriamo in un anno decisivo per il biologico italiano, con l’avvio della nuova programmazione della Politica agricola comunitaria, la volontà di realizzare la transizione ecologica e digitale attraverso i fondi del Pnrr, l’obiettivo dell’European Green deal e della Farm to Fork di iniziare un percorso che dovrebbe portare alla definitiva affermazione del metodo biologico in agricoltura.

Suolo e Salute vuole contribuire a realizzare questi obiettivi con il vostro sostegno e in vista delle imminenti festività vi rivolge i suoi sentiti auguri di buon Natale e di un 2023 pieno di successi.

SANA 2023 PUNTA AL B2B

SANA 2023 PUNTA AL B2B

Il salone del biologico (Bologna 7-10 settembre 2023) compirà 35 anni e punterà ancora di più all’internazionalizzazione. Molte novità nell’area Food. Confermato il salone professionale Sanatech

Nel 2023 Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale, compirà 35 anni. Un anniversario che sarà celebrato con la definitiva svolta B2B (business to business), puntando ad un pubblico esclusivo di professionisti e buyer del biologico e del naturale.

L’alleanza con Ice

BolognaFiere vuole così rivitalizzare questa storica manifestazione dopo i numeri non del tutto positivi del 2022. Sana rappresenta del resto un’importante vetrina per il comparto del biologico e del naturale per il mercato italiano e, grazie alla collaborazione con Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, punta a rafforzare ulteriormente l’internazionalizzazione.

La novità è già nelle date di apertura, diversamente articolate per rispondere alle esigenze di buyer e professionisti in visita. L’esposizione Food di Sana 2023 infatti, si svolgerà dal 7 al 9 settembre, un giorno in meno rispetto alle aree del Care & Beauty e del Green Lifestyle che saranno aperte anche il 10 settembre.

Sana Food, dedicata all’agroalimentare biologico e naturale, valorizzerà i nuovi trend di consumo e le innovazioni di prodotto rispettose dell’ambiente.

Prodotti di qualità

Torneranno l’area Breakfast e l’area Mixology che riproporranno, naturalmente in versione bio, prodotti di qualità destinati a questi momenti di consumo. Per l’area Mixology è già confermata la partnership con Slow Food, che offrirà degustazioni di aperitivi con ingredienti prevalentemente biologici.

Tra le novità del Food la creazione e lo sviluppo di un’area Plant Based, risultato del continuo fermento e dinamismo di questa fetta di mercato, in ragione delle esigenze alimentari di vegani, vegetariani e flexitariani, sia nelle scelte di consumo domestico sia in quelle fuori casa.

 

Cosmetica e cura della persona

Sana Care & Beauty, la vetrina di cosmetici, prodotti per la cura del corpo naturale e bio, integratori ed erbe officinali e Sana Green Lifestyle accoglieranno dunque operatori e professionisti dal 7 al 10 settembre.

Insieme alla qualità dei prodotti Green per la cosmetica e la cura della persona, sarà dato ampio spazio alla Via delle Erbe, l’area realizzata in collaborazione con Tecniche Nuove e dedicata ai professionisti dell’erboristica, ricca di proposte esclusive di formazione e workshop.

Sanatech e Stati generali del biologico

È confermato anche Sanatech, il salone professionale dedicato alla filiera della produzione agroalimentare zootecnica e del benessere biologico ed ecosostenibile.

Sana 2023 sarà come sempre inaugurata dagli Stati generali del biologico, con Rivoluzione bio, luogo privilegiato di incontro e confronto tra tutti gli stakeholder e opinion leader del settore durante il quale saranno annunciati i dati sui consumi interni e sull’export bio.

PAC EUROPEA 2023/27: L’OBIETTIVO DI UN FUTURO PIÙ VERDE, EQUO E SOSTENIBILE

PAC EUROPEA 2023/27: L’OBIETTIVO DI UN FUTURO PIÙ VERDE, EQUO E SOSTENIBILE

Risale a pochi giorni fa, l’accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo, sul futuro della Politica Agricola Comune relativa al periodo 2023/27.

Sebbene l’intesa non sia ancora stata ufficializzata – il Parlamento europeo dovrà confermare la sua posizione in seduta plenaria -, si affaccia la prospettiva di una PAC più equa, green e sostenibile.

Da quanto emerso, il quadro dipinto per l’Italia è piuttosto favorevole.
A partire dal 2023 infatti, per i sette anni successivi, dei 340 miliardi di bilancio europeo destinati alla Pac, 38 miliardi di euro saranno a favore dello stato italiano.

Un pacchetto di “compromesso” da sostenere, commenta il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, in quanto i motivi per essere soddisfatti sono superiori a quelli di frustrazione.

L’accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo, prevede alcune novità: prima tra tutte, l’introduzione di Piani strategici nazionali per il quale gli Stati membri avranno potere e responsabilità di attuazione diretti.

L’autonomia aumenterà dunque e così la possibilità di tenere conto delle effettive condizioni locali. La nuova PAC intende supportare ciascuna realtà nazionale, nella creazione di Piani strategici “su misura”, in linea però con gli obiettivi dell’Unione europea verso una transizione green e sostenibile.

La seconda novità introdotta dalla nuova Politica Comune sarà quella degli Ecoregimi; strumenti chiave per il raggiungimento del Green Deal europeo.
Circa 49 miliardi di euro infatti, saranno a questi, destinati; nell’arco dei cinque anni successivi al 2023.

Gli Ecoregimi consistono di pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente, tra queste: l’agricoltura a metodo biologico, le pratiche di allevamento che tutelano il benessere degli animali e le pratiche agricole a bassa emissione di carbonio.

L’intenzione è quella di incentivare queste buone pratiche, destinando inoltre il 35% dei fondi per lo sviluppo rurale alla loro promozione.

I beneficiari della Pac, dovranno rispettare una condizionalità sociale, in altre parole, considerare il diritto sociale e del lavoro europeo, se desiderano ricevere i fondi.

Ogni azienda dovrà impegnarsi a rispettare l’obbligo di dedicare almeno il 3% dei suoli coltivabili alla biodiversità e ad elementi non produttivi. Con la possibilità ulteriore di ricevere, attraverso gli ecoregimi, un sostegno per raggiungere il 7%.

Gli Stati dovranno inoltre, ridistribuire il 10% dei fondi ricevuti a favore delle aziende agricole di più piccole dimensioni, descrivendo nel Piano strategico nazionale, la pianificazione di questa ridistribuzione.

Un altro 3% dei fondi destinati a ciascuno stato, dovrà essere impegnato per il sostegno dei giovani agricoltori.

Per coloro che non rispetteranno la condizione sociale, il Parlamento europeo ha messo in campo la penalizzazione attraverso sanzioni maggiori di quelle fino ad ora esistite. Circa il 10% dei diritti degli agricoltori verrà quindi sacrificato, al fine di una maggiore trasparenza richiesta dall’UE.

Un’ulteriore riserva agricola pari a 450 milioni di euro, sarà messa in campo, col fine di rafforzare la posizione sul mercato delle piccole e medie imprese e dei giovani aspiranti agricoltori. La finalità è quella di contrastare l’abbandono dei campi e il direzionamento verso le grandi agricolture intensive.

Una nuova intesa dunque, sembra essere sulla via della conquista.
Un accordo mirato a una transizione green, a tutela della biodiversità, che intende consolidare le realtà agricole più fragili e incentivare quelle che si propongono di nascere; per favorire la prospettiva di un futuro più verde, equo e sostenibile.

Fonte: Agronotizie