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QUATTORDICI MILIONI DI AIUTI ALIMENTARI AGLI INDIGENTI

QUATTORDICI MILIONI DI AIUTI ALIMENTARI AGLI INDIGENTI

Nel bando lanciato da Agea, il decisivo contributo delle Dop dei formaggi italiani di qualità a pasta dura. Un progetto destinato a raggiungere 2,8 milioni di persone su tutto il territorio nazionale

Al via il bando degli aiuti alimentari per gli indigenti. Un progetto a cui daranno un decisivo contributo i  formaggi Dop a pasta dura: Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano, per un totale di oltre 14 milioni di euro.

A pubblicarlo è Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura insieme con il Masaf, nell’ambito dei programmi nazionali di distribuzione delle derrate alimentari.

L’impegno del Pecorino Romano

Il Pecorino Romano, in particolare, si legge nella nota, è la più importante denominazione protetta derivante da latte di pecora nella Ue, prodotto solo nel Lazio, in Sardegna e nelle province di Grosseto (Toscana).

La quota finanziata per questo formaggio ha un valore di circa 3,3 milioni di euro e la scelta del prodotto nel bando Agea comprende oltre che come “formaggio da grattugia” anche quello da consumare per intero.

Agea spiega che il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, entro il 30 giugno di ciascun anno adotta il programma annuale di distribuzione delle derrate che identifica le tipologie di prodotto, le organizzazioni caritative beneficiarie, nonché le modalità di attuazione.

Il ruolo del fondo sociale europeo

Dal 1° gennaio 2024 è iniziato il periodo di ammissibilità delle spese del Fondo Sociale Europeo Plus, che prende il posto del fondo Fead nella programmazione 2021-2027, per il quale è già stato formalizzato un paniere di circa 56 milioni di euro. I prodotti verranno distribuiti, tramite le oltre 10mila strutture territoriali che aderiscono al fondo, a circa 2,8 milioni di persone in stato di indigenza su tutto il territorio nazionale.

Terremoto: Agea eroga 50 milioni di euro a sostegno del settore agroalimentare

Agea eroga 50 milioni di euro di fondi europei per lo sviluppo rurale delle zone colpite dal terremoto di agosto e ottobre 2016. A renderlo noto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Agea dispone l’anticipo dei pagamenti per dare respiro alle zone colpite

In un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi, il Mipaaf ha confermato l’autorizzazione da parte di Agea al pagamento anticipato di 13mila domande, relative alle misure per la sostenibilità, per il biologico e per indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici.

Pagamenti che si aggiungono a quelli già autorizzati precedentemente per un importo di circa 9 milioni di euro e riferiti a 4.146 domande.

Ecco, nel dettaglio, come sono state ripartite le risorse a livello regionale:

  • Abruzzo: 7,5 milioni
  • Lazio: 2 milioni
  • Marche: 11,7 milioni
  • Umbria: 28,4 milioni

«Si tratta di risorse che servono a dare immediata liquidità in una fase complicata come questa, per contribuire alla continuità produttiva delle imprese agricole e degli allevamenti della zona». Queste le parole del Ministro Maurizio Martina sull’erogazione Agea.

Terremoto: la situazione rimane grave

Purtroppo, nonostante gli interventi e l’anticipo dei pagamenti, la situazione nelle zone colpite dal sisma resta grave.

Secondo stime Coldiretti, non più del 15% degli animali “sfollati” potranno essere ospitati nelle stalle provvisorie annunciate. Si conta inoltre una vera e propria strage, con oltre diecimila capi morti, feriti e abortiti per l’effetto congiunto del terremoto e del maltempo.

L’iniziativa di Agea è stata accolta con favore dall’associazione di categoria, ma non basta. Il terremoto, infatti, ha anche portato a un crollo drastico del mercato locale che rischia di far morire l’economia e danneggiare gli agricoltori e gli allevatori che hanno deciso di rimanere nelle proprie terre.

Effetti negativi che si ripercuotono tra l’altro anche nel settore agrituristico. Le aziende danneggiate non sono solo le oltre 650 strutture che si trovano nel cratere del sisma, ma anche quelle non colpite dal sisma, che hanno visto sfumare una buona fetta di fatturato annuo.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2017/02/27/terremoto-boccata-d-ossigeno-da-50-milioni/53049

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10951

http://www.coldiretti.it/news/Pagine/143—24-Febbraio-2017.aspx