Suolo e Salute

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AL SANA 2015 UN PANORAMA RICCO DI CONVEGNI SUL BIOLOGICO

Si da il via alla lunga striscia degli incontri e dibattiti il giorno di apertura, Sabato 12 settembre. Vi segnaliamo dalle ore 09.30 alle 14.00 -INFODESK QuiCibo: Il biologico ha scelto QuiCibo per la vendita diretta on line –presso lo Stand FederBio: pad 32 – stand C1 – C11. La stessa mattina alle ore 11.30 sarà possibile assistere al convegno “Verso una nuova strategia nazionale per l’agricoltura biologica”, organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali in collaborazione con il Forum Internazionale del Biologico, un tavolo tecnico che coinvolge le istituzioni, i soggetti e le associazioni di riferimento per formulare valutazioni e proposte sull’agricoltura biologica. Nel pomeriggio, alle ore 15, Tutti i numeri del bio italiano, l’indagine Nomisma, condotta per l’Osservatorio SANA e con il supporto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che quest’anno verterà sull’export di prodotti agroalimentari italiani a marchio biologico.

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Domenica 13 settembre alle ore 10 si svolgerà il convegno “Agroecologia Per L’agricoltura Biologica Del Mediterraneo”, a cura di IFOAM AgriBioMediterraneo, al centro del quale saranno i quattro temi di IFOAM: sostenibilità ecologica dell’agricoltura biologica; networking; salute in piante, animali e alimenti; strumenti di ricerca e apprendimento; sementi locali, le sfide, oltre ai contributi alla conferenza forum internazionale di Expo Milano 2015 “Organic can Feed the Planet”.

Si prosegue alle ore 15 con il Cooking show: BiOrganic LifeStyle presenta Bio Live Show – degustazione di prodotti biologici – Stand FederBio: pad 32 – stand C1 – C11.

In contemporanea si terrà sempre alle 15.00 -il Convegno: Biologico, la parola alla scienza – Sala Melodia – Centro Servizi,1° piano, Blocco B

Il convegno è organizzato e promosso da AssoBio, l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici. Per registrazione: info@assobio.it

Lunedì 14

La mattinata si apre alle ore 10.30 – con il Convegno:The Green Italian Hospitality: il biologico e la gestione ambientale per le strutture ricettive – Sala Vivace, Centro Servizi, 1° piano – Blocco D

Si prosegue alle ore 14.30 si terrà il convegno “Il Nuovo Regolamento Europeo: le esigenze del settore per il bio di domani”, a cura di Federbio, in cui verrà offerto un aggiornamento sullo stato del negoziato sul nuovo regolamento sull’agricoltura e gli alimenti biologici che sostituirà gli attuali regolamento CE n. 834/2007 e CE n.889/2008.

Nei quattro giorni di manifestazione sono 65 i convegni di SANA, con i più accreditati esperti nazional. Quelli in ambito sanitario, per i professionisti ma aperti anche ad un pubblico generico, sono certificati per il rilascio di crediti ECM. Dieta mediterranea e intolleranze alimentari, integratori e attività fisica, mercato e tendenze dell’agricoltura biologica in Italia e all’estero e nutraceutica, certificazioni ed etichettature, cosmesi naturale e tessuti ecologici, alimentazione e prevenzione sono solo alcuni dei temi su cui si focalizzeranno le decine di incontri di SANA 2015.

Un’ampia offerta che metterà in luce esperienze, nazionali ed internazionali, sul tema del bio e del vivere naturale in ambito alimentare e non, che testimonino come l’incremento e la diffusione dell’agricoltura biologica siano condizioni essenziali non solo ai fini di un’alimentazione più sana, ma anche della tutela della biodiversità, aspetti entrambi strategici rispetto al tema “Nutrire il pianeta” di EXPO 2015 dove BolognaFiere ha realizzato una delle aree tematiche, il Parco della Biodiversità con il Padiglione del Biologico, nel quale anche Suolo e Salute sarà presente per tutto il mese di settembre 2015 con un proprio spazio espositivo.

Per il programma completo e gli orari vai su http://www.sana.it/eventi/programma-corsi-e-convegni/4735.html.

OSSERVATORIO SANA, BOOM DEL BIOLOGICO E IL TRAINO DELL’EXPORT

La filiera biologica italiana gode di ottima salute. Superfici, produttori, punti vendita della distribuzione al dettaglio e della ristorazione: tutti indicatori in crescita anche per il 2014. Il trend che più sorprende arriva dal mercato finale che giustifica l’impulso registrato sui numeri chiave della filiera: la domanda di prodotti a marchio bio cresce ininterrottamente dal 2005.

Il settore agroalimentare biologico continua a mostrare un grande potenziale che va anche al di là dei confini nazionali: i risultati dell’Osservatorio Sana 2015, indicano che l’export è in forte crescita

grafico-crescita-suoloesaluteNel 2014 le vendite di prodotti agroalimentari italiani certificati bio all’estero sono state pari a 1,4 miliardi di euro. Forte è la propensione all’export agroalimentare delle imprese del bio: il fatturato che raggiunge i mercati internazionali rappresenta il 24% (a fronte di un 18% registrato dalle imprese agroalimentari italiane nel complesso). Ciò che contraddistingue le imprese bio è anche la capacità di essere presenti sui mercati internazionali: l’80% delle imprese ha realizzato vendite all’estero nel corso del 2014.

Questi sono i risultati dell’indagine realizzata dall’Osservatorio SANA-Nomisma che ha coinvolto un campione di 150 imprese che esprimono un fatturato agroalimentare a marchio certificato biologico di 1 miliardo di €.

I risultati dell’Osservatorio Sana ed Ice saranno presentati agli operatori ed ai mezzi di informazione in un convegno che avrà luogo il 12 settembre in occasione dell’edizione 2015 di Sana, unitamente anche ai dati Sinab sulle superfici agricole coltivate con metodologie biologiche ed ai dati Ismea sui consumi dei prodotti bio nella distribuzione moderna organizzata.

OSSERVATORIO SANA 2015

Il monitoraggio dell’agroalimentare biologico italiano all’estero: questo l’obiettivo principale dell’Osservatorio SANA 2015, promosso dal Salone Internazionale del Biologico e del Naturale di BolognaFiere e da ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), in collaborazione con FederBio (Federazione italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica) e Assobio (Associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici e naturali), e implementato da Nomisma, società di studi economici indipendente specializzata nell’analisi del settore agroalimentare, che da anni si occupa dello studio della filiera del biologico. L’Osservatorio si propone come strumento necessario per individuare i fabbisogni delle imprese che esportano prodotti agroalimentari a marchio biologico, le aree di miglioramento e gli strumenti più idonei a sostenere le imprese, attraverso la raccolta dei numeri chiave dell’export italiano di prodotti agroalimentari a marchio biologico, la definizione dei principali mercati di destinazione, le loro dimensioni e le loro caratteristiche in termini di consumo e il ruolo delle diverse categorie di prodotto esportati.

Nell’anno di EXPO, la grande vetrina internazionale che vede protagonista il biologico e le imprese bio italiane al Padiglione del Biologico e del Naturale all’interno del Parco della Biodiversità, l’area tematica in EXPO progettata e realizzata da BolognaFiere, e in concomitanza con un periodo di crescente sviluppo del biologico italiano, sinonimo di sicurezza alimentare e di qualità, sia nel nostro Paese che in numerose altre nazioni, il monitoraggio dell’agroalimentare biologico italiano all’estero rappresenta una vera e propria chiave strategica a favore degli operatori e delle imprese che avranno così a disposizione dati e analisi sulle opportunità di internazionalizzazione dei prodotti bio all’estero.

Attualmente l’assenza di una classificazione di codici doganali per i prodotti biologici certificati impedisce la rilevazione continuativa dei flussi di import-export; i dati raccolti e i risultati dell’Osservatorio SANA costituiscono un patrimonio informativo unico in grado di dare una risposta alle richieste delle imprese italiane interessate a valutare le opportunità di business che il settore biologico offre nel breve periodo sui mercati esteri e a definire azioni specifiche a sostegno delle imprese esportatrici italiane.

Fonte foto: Nomisma per Osservatorio SANA 2015.

“Biologico, la parola alla scienza”: il 13 settembre al Sana si parla di nutrizione, agricoltura sostenibile e salute

Da sabato 12 a martedì 15 settembre, Bologna riapre le porte al Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale.

Durante i quattro giorni della fiera, sarà possibile partecipare a convegni, laboratori e dibattiti che ci aiuteranno a fare il punto su alimentazione, biodiversità, benessere e vivere naturale.

All’interno delle diverse attività che il Sana mette a disposizione dei suoi visitatori, ci sarà anche la presentazione del libro “Biologico, la parola alla scienza”, in cui sono raccolti gli abstract di una settantina di articoli pubblicati da 36 tra le più prestigiose riviste scientifiche (da Science al British Medical Journal, da Pediatrics a Environmental Health Prespectives) sugli aspetti dell’agronomia, della nutrizione umana, della pediatria, della tossicologia, dell’epidemiologia, dell’ecologia applicata.

La presentazione si terrà nella Sala Melodia, Centro Servizi, 1° piano, Blocco B, domenica 13 settembre ore 15:00/17:00.

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A parlare del testo e delle evidenze scientifiche a favore di un tipo di coltivazione sostenibile, Carlo Maurizio Modonesi, professore al Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Parma e coordinatore del gruppo di lavoro sui pesticidi di ISDE, Associazione Medici per l’Ambiente, e il curatore del libro Roberto Pinton, segretario di AssoBio (l’associazione delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici).

Come afferma Pinton, “il libro è pensato per tre categorie di lettori. In primis, le persone che dovrebbero avere un buon livello di cultura alimentare, come i medici e in particolare i pediatri, la cui informazione, purtroppo, non è sempre aggiornata […] Un altro gruppo è quello delle soubrette del mondo scientifico, cioè quegli studiosi che non conoscono l’argomento oppure l’hanno orecchiato in maniera distratta, quando non mentono sapendo di mentire. Sto parlando di chi sostiene che l’agricoltura biologica sia contaminata da micotossine cancerogene, argomentazione risibile per gli esperti e non a caso abbondantemente smentita dagli studi da noi pubblicati. Infine, ci rivolgiamo ai media, che illustrano l’agricoltura biologica come un mondo bucolico popolato da Nonne Papere e figli dei fiori. La comunità biologica è in realtà all’avanguardia e in Italia è il settore più avanzato del sistema agroalimentare”.

La discussione sarà incentrata sulle evidenze emerse dagli articoli della raccolta: che gli alimenti vegetali ottenuti con metodo biologico hanno un valore nutrizionale più elevato rispetto a quelli convenzionali, compresa la presenza di antiossidanti; o ancora, che il consumo di prodotti biologici è un modo relativamente semplice per i genitori di ridurre l’esposizione dei bambini ai pesticidi organofosfati e che l’agricoltura biologica può contribuire  in modo sostanziale alla fornitura alimentare globale, riducendo l’impatto ambientale dannoso dell’agricoltura convenzionale.

Questi e tanti altri gli argomenti trattati durante la presentazione del libro, una brossura di 128 pagine, ricca di spunti e di informazioni utili per gli appassionati del settore e del mangiare sano.

Prevista una copia omaggio per gli intervenuti.

Vi ricordiamo che anche Suolo e Salute sarà presente al Sana. Venite a trovarci al Pad. 33 Stand G31, nel quale parleremo di agricoltura biologica, e al Pad. 35 Stand A19, in cui invece tratteremo di cosmesi naturale.

Fonti:

http://www.sana.it/eventi/programma-corsi-e-convegni/4735.html

http://www.ilfattoalimentare.it/biologico-parola-alla-scienza.html

http://www.sana.it/home/1229.html

Irlanda: Investimenti da 5 milioni di euro nel settore bio

Le aziende agricole nella contea di Wexford, in Irlanda, possono godere di un nuovo regime di aiuti di sovvenzione per lo sviluppo delle fattorie biologiche. Tom Hayes, il Ministro dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e della Marina, ha annunciato l’apertura del nuovo regime, che è del tutto finanziato dall’erario, e per tutta la durata del programma di sviluppo rurale e sosterrà investimenti per progetti inerenti all’agricoltura biologica. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di offrire vantaggi ambientali e di benessere degli animali e di incoraggiare i produttori a rispondere alla domanda del mercato per i prodotti alimentari ottenuti con metodi biologici.

Baum im Feld
Per poter beneficiare di questa misura, gli agricoltori devono essere autorizzati da uno dei cinque enti di certificazione riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, e devono anche registrarsi presso l’Unità Biologica del Dipartimento e per un periodo minimo di 5 anni. Gli agricoltori possono richiedere sovvenzioni fino a 500.000 euro per investimenti in impianti per la trasformazione, preparazione, classificazione, imballaggio e stoccaggio di prodotti biologici con livello minimo di investimento di oltre 3.000 euro. Circa 5.000.000 € sono stati stanziati per questo nuovo progetto per tutta la sua durata e fino ad esaurimento dei fondi

Irlanda: Investimenti da 5 milioni di euro nel settore bio

Le aziende agricole nella contea di Wexford, in Irlanda, possono godere di un nuovo regime di aiuti di sovvenzione per lo sviluppo delle fattorie biologiche. Tom Hayes, il Ministro dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e della Marina, ha annunciato l’apertura del nuovo regime, che è del tutto finanziato dall’erario, e per tutta la durata del programma di sviluppo rurale e sosterrà investimenti per progetti inerenti all’agricoltura biologica. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di offrire vantaggi ambientali e di benessere degli animali e di incoraggiare i produttori a rispondere alla domanda del mercato per i prodotti alimentari ottenuti con metodi biologici.

Baum im Feld
Per poter beneficiare di questa misura, gli agricoltori devono essere autorizzati da uno dei cinque enti di certificazione riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, e devono anche registrarsi presso l’Unità Biologica del Dipartimento e per un periodo minimo di 5 anni. Gli agricoltori possono richiedere sovvenzioni fino a 500.000 euro per investimenti in impianti per la trasformazione, preparazione, classificazione, imballaggio e stoccaggio di prodotti biologici con livello minimo di investimento di oltre 3.000 euro. Circa 5.000.000 € sono stati stanziati per questo nuovo progetto per tutta la sua durata e fino ad esaurimento dei fondi

Suolo e Salute si conferma primo ente di certificazione del biologico

Il biologico italiano continua a crescere e cresce anche Suolo e Salute.

Nell’ultima assemblea dei soci, che si è tenuta a Fano (Pu) il 21 luglio scorso, sono stati messi in relazione i dati del Rapporto 2014, relativi ai risultati operativi dello scorso anno, con i dati del primo semestre 2015. I numeri confermano la leadership di Suolo e Salute nel settore del controllo e della certificazione delle produzioni biologiche con oltre il 25% delle aziende bio in Italia e oltre il 30% della superficie coltivata in biologico. Dall’analisi dei dati del precedente esercizio è risultata una forte crescita nel 2014 rispetto al 2013 e una prospettiva ancora più interessante per il 2015. Nel 2014 i risultati sono stati caratterizzati da un trend molto positivo rispetto al 2013 sia da un punto di vista operativo che economico: oltre ad un aumento del numero delle aziende certificate si è registrato anche un aumento complessivo di fatturato.

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Numeri in crescita

In termini di attività e quindi in riferimento alle aziende controllate da Suolo e Salute si sono registrati numeri in crescita soprattutto riguardo al settore bio: nel 2014 il numero complessivo di aziende controllate dall’organismo di certificazione è stato pari a 13.849, con un saldo positivo di 1.170 aziende nuove rispetto al 2013 (+9,2%). Un dato molto interessante che si va ad aggiungere ai risultati sempre positivi degli ultimi cinque anni. Del totale delle aziende assoggettate al 31.12.2014, 2.378 svolgono attività di preparazione pura oppure produzione e preparazione e 2.418 svolgono attività zootecnica bio (+16,2% rispetto al 2013). Dal 2010 ad oggi, le aziende biologiche assoggettate al controllo di Suolo e Salute sono aumentate di 2.935 unità (+26,9%). Nel quinquennio considerato anche le aziende del comparto dei preparatori esclusivi sono aumentate del 12%.

Aumento qualitativo

Rispetto al precedente esercizio non si è riscontrato solo un aumento numerico delle aziende ma, più in generale, e sicuramente più significativo, è l’aumento qualitativo delle nuove aziende controllate, sia di produzione primaria che di preparazione. La superficie agricola utilizzata media per azienda agricola controllata nel 2014 è risultata di 32,4 ettari. La superficie totale controllata (in biologico e in conversione) nel 2014 è stata di 418.209 ettari con un incremento rispetto al 2013 di oltre 47.000 ettari (+12,7%). La superficie controllata è per il 67,5% in biologico e per il 32,5% in conversione all’agricoltura biologica. Nel quinquennio 2010-2014 la superficie agricola utilizzata controllata da Suolo e Salute è aumentata di 132.855 ettari (del 46,6%). Nel 2014 sono state effettuate a livello nazionale 17.605 visite ispettive totali, di cui 2239 non annunciate. I dati del primo semestre 2015 danno una prospettiva ancora più interessante rispetto a quelli del 2014. Nei primi sei mesi dell’anno risultano al controllo circa lo stesso numero di aziende rispetto al 31/12/2014 e ciò nonostante i recessi fisiologici di fine 2014 e inizio 2015. Invece – fatto questo molto positivo – è che nel periodo considerato sono state molto numerose le aziende che hanno fatto richiesta di assoggettamento a Suolo e Salute; ad oggi, infatti, sono in gestione 867 nuove aziende. Pertanto se si sommano le aziende già in essere con quelle in fase di ingresso al controllo, ammesso che tutte le aziende concludano l’iter con esito positivo, sono 14.691 le aziende totali che ad oggi hanno scelto Suolo e Salute. Tra i nuovi ingressi sono numerose le aziende di trasformazione e zootecniche. Molti sono i marchi importanti del panorama del comparto agroalimentare italiano di qualità e del settore vino che hanno scelto Suolo e Salute per la certificazione del biologico.

Primo Odc del biologico

I dati riportati premiano Suolo e Salute e lo portano a essere il primo organismo di controllo del biologico in Italia per numero di aziende bio certificate e per ettari di superficie assoggettata. Questi risultati vengono letti soprattutto con il cuore. Infatti, nonostante i periodi difficili, i dati esposti dimostrano che il mercato ha continuato a dare fiducia e ad apprezzare l’operato di Suolo e Salute che nel tempo ha saputo affermare la propria credibilità ed affidabilità. I numeri illustrati richiamano Suolo e Salute a un continuo senso di responsabilità nei confronti dei propri operatori e del sistema nel suo insieme: soprattutto in quest’ultimo periodo viene prestata particolare attenzione nella gestione dei rischi onde garantire sempre un livello ottimale di efficacia del nostro sistema di controllo.