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CONSUMI ED ATTIVITÀ DEL SETTORE BIOLOGICO ITALIANO NEL 17° RAPPORTO DI BIO BANK

CONSUMI ED ATTIVITÀ DEL SETTORE BIOLOGICO ITALIANO NEL 17° RAPPORTO DI BIO BANK

Il rapporto annuale della banca dati del bio evidenzia un settore in salute

Per il 2024, le rilevazioni di Bio Bank hanno evidenziato un settore in buona salute, con un valore del mercato che sale a 9,1 miliardi di euro nel 2023, con un incremento dell’8,7% sull’anno precedente e un +135 % rispetto ad un decennio fa.

I consumi raggiungono 4,2 miliardi nel 2023, con un aumento del 6,7% sul 2022. Anche i consumi fuori casa registrano un +18,1% rispetto al 22 e 1,3 miliardi spesi.

 

Per approfondimenti:

Per sfogliare il rapporto CLICCA QUI

https://www.biobank.it/

APERTE LE CANDIDATURE PER LA QUARTA EDIZIONE DELL’EU ORGANIC AWARDS

APERTE LE CANDIDATURE PER LA QUARTA EDIZIONE DELL’EU ORGANIC AWARDS

C’è tempo fino al 27 Aprile per concorrere agli EU Organic Awards, i premi conferiti ai leader del biologico

La Commissione ha annunciato che sono aperte le candidature per la 4th edition of the EU Organic Awards. Il periodo di candidatura durerà fino al 27 aprile 2025. I premi celebrano i leader della filiera biologica che sviluppano progetti stimolanti che migliorano la produzione e il consumo di alimenti biologici.

 

Saranno assegnati sette premi in sei categorie:

  • Miglior agricoltore biologico (uomo e donna)
  • Miglior regione biologica/biodistretto
  • Miglior città biologica
  • Miglior PMI di trasformazione alimentare biologica
  • Miglior rivenditore di alimenti biologici
  • Miglior ristorante/servizio di ristorazione biologico

 

Può presentare domanda qualsiasi attore o istituzione dell’UE con un progetto che contribuisca a una maggiore convenienza e accessibilità dei prodotti biologici nell’UE, compreso le città che offrono, ad esempio, pasti biologici agli studenti delle scuole locali o che promuovono attivamente la produzione biologica.

Le candidature sono ammesse in tutte le lingue ufficiali dell’UE tramite un modulo online disponibile fino al 27 aprile 2025.

I progetti vincitori svolgeranno un ruolo chiave nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla produzione biologica all’interno dell’UE.

 

Per approfondimenti:

EU ORGANIC AWARDS

Alimenti biologici in Italia, Firab: “Un giro d’affari da 5 miliardi di euro”

Nuova conferma sull’ottimo stato di salute dei prodotti a marchio bio in Italia.

Secondo le ultime stime Firab (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Bidoinamica), il mercato degli alimenti biologici vale oggi quasi 5 miliardi di euro in Italia.

A ‘vincere’ è soprattutto il canale della grande distribuzione, che cresce a doppia cifra. Molto bene anche l’export. Ecco tutti i dati.

Alimenti biologici: li consuma l’83% delle famiglie

Firab si è avvalsa dei dati Nielsen, Nomisma e delle elaborazioni Assobio per scattare la fotografia del settore. Secondo la Fondazione, il valore complessivo delle vendite dei prodotti bio su tutti i canali è oggi di 4,9 miliardi di euro.

Vince soprattutto la Gdo. Le vendite qui hanno superato gli 1,27 miliardi di euro nel marzo 2017, con una crescita esponenziale: +19,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Di conseguenza, aumenta anche l’offerta: è al +30% il numero di referenze medie nei supermercati, nell’ultimo anno.

Nei negozi specializzati, le vendite sono arrivate a quasi 900 milioni. Le vendite dirette e online sono state pari a 402 milioni. Nella ristorazione sono a circa 377 milioni. Ma il vero boom è con l’export: 1,8 miliardi di euro è il valore dei prodotti esportati. Nell’intero comparto agroalimentare, la presenza di maggiori vendite per 419 milioni di euro è dovuta per il 40% ai prodotti biologici, che portano in dote 166 milioni.

Sono oltre 20 milioni le famiglie italiane che hanno portato in tavola alimenti biologici almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Erano il 74% un anno fa. Sono 5,2 milioni, invece, le famiglie che consumano regolarmente (almeno una volta alla settimana) alimenti biologici. Perché si scelgono i prodotti a marchio bio? Perché sono più sicuri per la salute, secondo il 27% dei consumatori. Perché più rispettosi per l’ambiente: lo pensa il 20%. O perché sono ritenuti più controllati (14%) o più buoni (13%).

Si tratta di segnali molto forti, vista anche la crisi che ancora attanaglia il settore agroalimentare ‘tradizionale’ in Italia:

«La crescita del bio è in assoluta controtendenza rispetto allo scenario generale in cui versa il settore food & beverage, le cui vendite nel 2016 in Italia sono state ferme a un +0,1% rispetto al 2015», scrivono da Firab.

Vizioli (AIAB): “Basta parlare di mercato di nicchia”

A commentare i risultati del report Firab, Vincenzo Vizioli presidente AIAB. Che sottolinea come ormai il settore degli alimenti biologici sia diventato mainstream:

«Semmai ci fosse ancora qualche dubbio questi dati lo dissolvono definitivamente. Certo è che non si può più parlare di mercato di nicchia.Sono i consumatori che sono stati capaci di determinare lo sviluppo del biologico andando dove la politica non vuole saperne di andare. Qualcuno continua ancora a pensarli come l’ultimo anello della catena ma non si accorge che sono parte integrante del sistema come peraltro ha intuito AIAB da sempre associandoli a produttori e tecnici come parte di un intero progetto e di una visione nuova sulla produzione agroalimentare. Per questo è sempre più urgente rivedere tutto il sistema e intervenire sulla Politica agricola comunitaria».

Vizioli sostiene inoltre che le famiglie dovrebbero essere accompagnate nella scelta di prodotti bio, organizzando “menù equilibrati per ammortizzare prezzi che, anche se ultimamente si sono di molto abbassati considerato l’aumento della domanda, ancora sono troppo alti per una larga fascia di consumatori”.

FONTI:

http://www.firab.it/site/biologico-un-giro-daffari-complessivo-di-quasi-5-miliardi-l83-delle-famiglie-italiane-lo-ha-portato-in-tavola/

http://www.adnkronos.com/sostenibilita/tendenze/2017/07/13/biologico-giro-affari-complessivo-quasi-miliardi_mlxc1yTGfKzrBc1zr6VVJO.html?refresh_ce

 

Sostenere l’agricoltura biologica per contrastare la fame nel mondo

Fame nel mondo: è l’agricoltura biologica l’unica strada da percorrere per nutrire il pianeta. Questo, in sintesi, il messaggio dell’ultimo rapporto realizzato dall’istituto di ricerca FiBL e da IFOAM.

Il rapporto, intitolato “The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends”, è stato presentato in occasione di Biofach, Salone leader mondiale degli alimenti biologici, conclusosi domenica a Norimberga.

Secondo il documento, sono l’Asia, l’Africa e l’America Latina le aree che ospitano il maggior numero di produttori biologici di tutto il mondo. Ben tre quarti degli operatori di settore risiede in queste zone.

In testa l’India, con le sue 585.200 unità, seguita dall’Etiopia, a quota 203.602 e dal Messico, 200.039.

Dati che, come afferma FederBio in un comunicato stampa, non solo scardinano la vecchia convinzione che l’agricoltura biologica sia un tipo di coltivazione elitaria, ma evidenziano allo stesso tempo come il bio sia uno strumento concreto per migliorare la qualità di vita degli agricoltori.

Agricoltura biologica per contrastare la fame nel mondo

Secondo Federbio, l’agricoltura biologica è la chiave di volta per garantire lo sviluppo della sicurezza alimentare, combattere la fame nel mondo, e mettere a disposizione delle popolazioni più povere cibo sano e sostenibile.

Il rapporto, aggiornato al 2015, evidenzia come il settore sia in crescita sotto tutti i fronti: quello economico, con un fatturato di 75 miliardi di euro, per superficie, con un più 14,7% di terre coltivate a biologico rispetto all’anno precedente, e per numero di produttori, con un più 7,2%.

I numeri dell’Africa

Il biologico segna numeri importanti anche in Africa. Qui, nel 2015, la produzione sostenibile di avocado, frutta tropicale e cacao ha registrato una forte crescita. Merito anche degli incentivi e della pianificazione strategica del settore, supportata dall’African Union.

I numeri dell’Asia

Allo stesso modo, anche il continente asiatico ha registrato un’importante crescita del mercato interno biologico. È la Cina a fare da traino, sia in termini di dimensioni di mercato, con un fatturato di 4,7 miliardi di euro, che di superficie agricola, con 1,6 milioni di ettari coltivati.

I numeri dell’America Latina

L’America Latina è la terza area al mondo per estensione di territori coltivati ad agricoltura biologica. L’Oceania si aggiudica il primo posto, seguita dall’Europa. La forza dell’America Latina sono le amministrazioni locali, che si sono rimboccate le maniche per agevolare i produttori locali, nonostante la riduzione dei supporti governativi all’agricoltura biologica.

Perché il biologico può combattere la fame nel mondo

Il ruolo del biologico nella lotta alla fame nel mondo è spiegato bene nell’intervento di Paolo Carnemolla, presidente FerBio:

«L’agricoltura biologica gioca un ruolo fondamentale nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto in aree caratterizzate da scarsità di risorse e dove piccole unità familiari sono legate a una gestione tradizionale della terra. È stato dimostrato come in queste zone l’agricoltura biologica sia più efficiente. Non solo per i costi più bassi determinati dal reimpiego delle sementi e dalla rinuncia a fertilizzanti chimici e pesticidi, ma anche per rese uguali e superiori all’agricoltura convenzionale nel lungo periodo. Rese che sono conseguenza del ripristino della sostanza organica nel terreno, in grado anche di diminuire l’impatto della siccità e di contrastare la desertificazione».

 

FONTI:

https://www.greenbiz.it/biologico/15490-agricoltura-biologica-fame-mondo

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1124

Riparte l’Accademia Bio. Primo appuntamento: la certificazione biologica

Ripartono i corsi di formazione dell’Accademia Bio, la scuola di specializzazione in agricoltura biologica e biodinamica, organizzata da FederBio.

Il percorso formativo per l’anno accademico 2016-2017 riprenderà a settembre e sul sito della Federazione sono già disponibili tutti i corsi programmati dall’autunno al prossimo aprile.

Per un’impresa agroalimentare avvicinarsi al settore degli alimenti biologici può essere impegnativo e rischioso se non c’è la necessaria conoscenza dei suoi elementi caratterizzanti“, scrivono gli organizzatori sul sito di FederBio. “Come tutti i sistemi della qualità, infatti, anche il biologico presuppone un’organizzazione aziendale e un’attenzione ad aspetti sostanziali che non si limitano alla cura dell’alimento in sé, ma che riguardano la tracciabilità, l’organizzazione dei cicli di produzione, le attività di sanificazione e le prescrizioni sulla sicurezza alimentare e, naturalmente, l’etichettatura degli alimenti“.

La formazione diventa quindi un prerequisito essenziale per la buona riuscita di un’azienda agricola biologica.

Il primo corso si intitolerà “La gestione della certificazione biologica per le aziende agroalimentari” e si terrà a Bologna il 29 e il 30 settembre prossimi, presso la sede dell’Associazione Seneca, in piazza dei Martiri, 8. Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno il 16 settembre.

accademia bio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’evento di formazione è aperto a tutti, anche se è pensato specificatamente per titolari di aziende agricole, responsabili della qualità, personale impiegato nella produzione e consulenti aziendali.

L’obiettivo principale del corso è di trasmettere le conoscenze necessarie alla creazione di un sistema di gestione aziendale che sia in grado di produrre alimenti biologici conformi, spiegando nel dettaglio i relativi sistemi di controllo e certificazione.

Il corso sarà diviso in due parti. Durante la prima giornata si discuterà di:

  • “Principi e obiettivi della normativa biologica”
  • “Gestione della certificazione biologica: fase di ottenimento”
  • “Gestione della certificazione biologica: fase di mantenimento”

La seconda giornata di lavori sarà invece focalizzata su:

  • “Sistema di controllo e certificazione”
  • “Certificazione di un alimento biologico: la formulazione di una ricetta biologica (ingredienti, ausiliari e additivi utilizzabili); l’etichettatura dei prodotti alimentari”.

Tutti gli appuntamenti dell’Accademia Bio dell’autunno di quest’anno si terranno a Bologna, mentre dal prossimo anno saranno attivati dei corsi anche a Roma.

Per iscriversi al corso, è necessario collegarsi al sito di Federbio e compilare il form di iscrizione: http://www.feder.bio/Form-iscrizione-Accademia-Bio.php

FONTI:

http://www.feder.bio/Calendario_Corsi_Accademia_Bio.php

http://www.feder.bio/Corso_La_gestione_della_certificazione_biologica_per_le_aziende_agroalimentari.php

http://www.feder.bio/files/1756.pdf

Il prezzo reale degli alimenti biologici

verduraIl cibo non è mai costato di meno, soprattutto quello prodotto dalle grandi catene industriali. Eppure, ogni alimento creato ha il suo prezzo, quantificato nel costo che ha sull’ambiente e sullo sfruttamento di manodopera.

Un meccanismo ben evidenziato nel rapporto FAO “The Food Wastage Footprint”, secondo cui il prezzo del cibo prodotto in modo convenzionale ammonta a 700 miliardi di dollari per il degrado ambientale e 900 miliardi di dollari per i costi sociali.

Se i cibi convenzionali inglobassero nel proprio prezzo anche il loro costo ambientale, gli alimenti biologici risulterebbero più economici.

Durante la conferenza “The Real Cost of Food”, che si terrà in occasione dell’International Green Week di quest’anno, verrà affrontato proprio questo argomento: di come, cioè, il settore biologico sia in grado di interiorizzare tali costi, aiutato da consumatori consapevoli che sostengono questo processo, accettando prezzi più realistici.

La campagna è stata lanciata per informare i consumatori sui costi reali dei prodotti alimentari.

Gli alimenti biologici, infatti, sono da considerarsi a buon mercato se si tengono presenti tutti i presupposti e i costi reali in termini di consumo delle risorse e impatto su ambiente e società.

Secondo Felix Prinz zu Löwenstein, agronomo e agricoltore tedesco, tra i relatori dell’incontro: “La trasformazione dell’agricoltura e della cultura alimentare è già iniziata. Gli agricoltori biologici, i protagonisti del mercato alimentare biologico e i rivenditori mostrano, insieme con i consumatori, come il futuro possa funzionare“. Tuttavia, il processo può funzionare solo se il prezzo dei prodotti alimentari trasmette la realtà.

La conferenza, organizzata da IFOAM – Organics International,  Stiftung Ökologie & Landbau (Germania) e Nature & More (Paesi Bassi) si terrà giovedì 14 gennaio alle 14:30, durante la Green Week di Berlino (Room VIP 1, Großer Stern).

I relatori dell’evento saranno:

  • Renate Künast, presidente della Committee on Legal Affairs and Consumer Protection
  • Markus Arbenz, direttore esecutivo di IFOAM – Organics International
  • Felix Prinz zu Löwenstein, CEO di BÖLW
  • Volkert Engelsman, CEO di Nature & More

Fonti:

http://www.ifoam.bio/en/news/2016/01/11/press-release-organic-sector-launches-price-transparency-initiative-consumers

http://www.fao.org/3/a-i3991e.pdf