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APERTE LE CANDIDATURE PER LA QUARTA EDIZIONE DELL’EU ORGANIC AWARDS

APERTE LE CANDIDATURE PER LA QUARTA EDIZIONE DELL’EU ORGANIC AWARDS

C’è tempo fino al 27 Aprile per concorrere agli EU Organic Awards, i premi conferiti ai leader del biologico

La Commissione ha annunciato che sono aperte le candidature per la 4th edition of the EU Organic Awards. Il periodo di candidatura durerà fino al 27 aprile 2025. I premi celebrano i leader della filiera biologica che sviluppano progetti stimolanti che migliorano la produzione e il consumo di alimenti biologici.

 

Saranno assegnati sette premi in sei categorie:

  • Miglior agricoltore biologico (uomo e donna)
  • Miglior regione biologica/biodistretto
  • Miglior città biologica
  • Miglior PMI di trasformazione alimentare biologica
  • Miglior rivenditore di alimenti biologici
  • Miglior ristorante/servizio di ristorazione biologico

 

Può presentare domanda qualsiasi attore o istituzione dell’UE con un progetto che contribuisca a una maggiore convenienza e accessibilità dei prodotti biologici nell’UE, compreso le città che offrono, ad esempio, pasti biologici agli studenti delle scuole locali o che promuovono attivamente la produzione biologica.

Le candidature sono ammesse in tutte le lingue ufficiali dell’UE tramite un modulo online disponibile fino al 27 aprile 2025.

I progetti vincitori svolgeranno un ruolo chiave nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla produzione biologica all’interno dell’UE.

 

Per approfondimenti:

EU ORGANIC AWARDS

THE WORLD OF ORGANIC AGRICULTURE 2024 VEDE L’ITALIA AI PRIMI POSTI IN EUROPA

THE WORLD OF ORGANIC AGRICULTURE 2024 VEDE L’ITALIA AI PRIMI POSTI IN EUROPA

I dati presentati a Biofach confermano l’Italia come prima in Europa per percentuale di superficie investita a bio rispetto al totale 

In Europa, la conversione agroecologica procede a ritmo sostenuto, con l’11% di superfici agricole coltivate con metodo biologico. Questi i dati mostrati all’interno del documento The World of Organic Agriculture 2024“, riferiti al 2023, e presentati a Biofach dall’Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica FiBL in collaborazione con IFOAM, la Federazione delle associazioni del biologico a livello mondiale.

Per quanto riguarda i singoli Paesi, la Spagna, con 3 milioni di ettari, supera la Francia che segue con 2,8 milioni di ettari, mentre l’Italia occupa il terzo posto con 2,5 milioni di ettari, ma è prima come percentuale di SAU bio, che sfiora il 20%, circa il doppio della media europea.

Il nostro Paese si conferma tra più biologici in Europa, mantenendo infatti anche il primato per quanto riguarda il numero di produttori bio, con oltre con 84.191 operatori (17% di quelli attivi nell’intera Europa) e il numero di trasformatori, quasi 25.000, il 26,4% del totale europeo.

 

Il mercato

Dopo un lieve calo nel 2022, è tornato positivo l’andamento del mercato, con 54,7 miliardi di euro in Europa (+3%), di cui 46,5 miliardi nell’Unione Europea (+ 2,9%).

La Germania rimane il mercato principale. L’UE si posiziona come il secondo mercato per i prodotti biologici, dopo gli Stati Uniti con 59 miliardi di euro.

A livello mondiale, l’area agricola coltivata a biologico è aumentata del 2,6% nel 2023, con un totale di 98,9 milioni di ettari, gestiti da 4,3 milioni di produttori biologici. Sono incrementate anche le vendite al dettaglio di prodotti biologici che hanno superato i 136 miliardi di euro.

“I dati presentati a Biofach sono senza dubbio positivi – afferma Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio – La transizione agroecologica continua il suo slancio. L’incremento delle superfici agricole conferma il biologico come il metodo agricolo resiliente, in grado di tutelare le fertilità del suolo, salvaguardare la biodiversità, rispondere alla crisi climatica, garantendo sicurezza alimentare per le generazioni future e il giusto reddito per gli agricoltori. Anche se le vendite hanno ripreso a crescere, occorre però continuare a spingere sui consumi, sensibilizzando ulteriormente i cittadini sui benefici che il buon cibo biologico apporta per la salute delle persone e dell’ambiente. Inoltre, per incentivare una transizione duratura verso un modello di consumo sostenibile e responsabile, è fondamentale supportare gli investimenti in ricerca e innovazione per fare del biologico il modello di riferimento per l’intero sistema agroalimentare e per orientare le strategie future della PAC post 2027”.

 

Fonte: https://vigneviniequalita.edagricole.it/mercato/federbio-il-bio-traina-la-conversione-agroecologica-in-europa/