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CONVERSIONE “A U” DEGLI STATI UNITI: ORA PUNTANO SUL BIO

CONVERSIONE “A U” DEGLI STATI UNITI: ORA PUNTANO SUL BIO

300 milioni di dollari per favorire le conversioni delle aziende al biologico. Il segretario Tom Vilsack: «l’agricoltura biologica ha un ruolo decisivo nella transizione ecologica del sistema alimentare statunitense»

L’agricoltura americana cambia rotta e punta sul bio. L’amministrazione Biden ha infatti lanciato un piano  strategico sostenuto da un finanziamento di 2 miliardi di dollari che punta a migliorare quasi ogni aspetto della produzione e distribuzione agroalimentare. Una particolare attenzione viene però riservata alle esigenze delle piccole e medie imprese e alla promozione dell’agricoltura biologica e urbana.

Le sfide da affrontare

L’obiettivo è quello di affrontare diverse sfide, dai cambiamenti climatici alla cattiva alimentazione fino al riequilibrio della trasformazione e distribuzione alimentare.

Filiere corte e orti urbani

La strategia prevede la spesa di 1,3 miliardi di dollari per la trasformazione e distribuzione degli alimenti, 300 milioni per sostenere le conversioni degli agricoltori al biologico e 230 milioni di dollari per espandere l’agricoltura urbana e aumentare le autoproduzioni nei centri urbani e nelle comunità rurali considerate “deserti alimentari”.

In un discorso alla Georgetown University, il segretario all’agricoltura Tom Vilsack ha affermato che gli stanziamenti saranno disponibili entro la fine dell’anno e che ulteriori risorse arriveranno dal disegno di legge sull’agricoltura, che il Congresso scriverà nel 2023.

L’annuncio di Vilsack arriva mentre l’amministrazione Biden è alle prese con l’aumento dei prezzi al consumo che minacciano le speranze dei Democratici di mantenere il controllo del Congresso nelle elezioni di medio termine.

«Di fronte alle grandi sfide – ha affermato Vilsack – l’America coglie l’opportunità di trasformarsi in una forma più forte e migliore di se stessa». Le iniziative sono finanziate attraverso l’American Rescue Plan emanato nel marzo 2021 per fare fronte alle conseguenze della pandemia.

Il tutoraggio del bio

I 300 milioni di dollari destinati alla transizione verso il bio sosterranno anche inedite forme di tutoraggio da agricoltore a agricoltore fornendo anche assistenza per le pratiche di coltivazione carbon neutral, la difesa passiva delle colture e lo sviluppo delle filiere corte.

Il grosso dei finanziamenti, 650 milioni di dollari, è però destinato al settore della trasformazione zootecnica. «L’USDA – afferma Vilsack – ha già ricevuto circa 250 richieste di sovvenzioni per un totale di 900 milioni di dollari per aumentare la capacità di lavorazione di carne e pollame».

MAGGIORE SLANCIO AL BIOLOGICO NAZIONALE: IL SENATO HA APPROVATO IL DDL

MAGGIORE SLANCIO AL BIOLOGICO NAZIONALE: IL SENATO HA APPROVATO IL DDL

Il 20 maggio 2021 il Senato ha approvato, con modifiche, il ddl n. 988, “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Il testo torna in discussione alla Camera dei deputati.

Con questa approvazione, nonostante le tante polemiche, si apre finalmente un nuovo scenario per l’agricoltura biologica. Con 195 voti a favore, uno contrario e uno astenuto, il disegno è quindi ora al vaglio della Camera in attesa dell’approvazione definitiva.

Un riconoscimento legislativo a lungo atteso, che giunge in un momento cruciale: i dati infatti, confermano una trasformazione del settore nei numeri e nelle modalità di produzione. Negli ultimi dieci anni le superfici coltivate a bio registrano un aumento del 79% e le aziende biologiche un incremento del 69%. Nel solo anno 2020 il mercato biologico ha raggiunto i 6,9 miliardi di euro, per un cambiamento su scala nazionale, che reclamava da tempo l’urgenza di una messa a sistema dal punto di vista normativo.

Il testo approvato si compone di 21 articoli: tra le azioni in gioco vi è l’istituzione di un Tavolo tecnico per la produzione bio; l’introduzione di un Piano nazionale per le sementi biologiche; l’istituzione di un marchio del biologico italiano; la creazione di bio-distretti; l’adozione di un Piano nazionale a sostegno dello sviluppo del biologico italiano come metodo avanzato dell’approccio agroecologico.

Uno degli intenti è quello di pianificare e attuare gli obiettivi del Green Deal europeo e nelle strategie di Farm to Fork e Biodiversità.

Tra le ultime integrazioni effettuate nel testo che aspetta approvazione da parte della Camera, vi è la delega attraverso l’articolo 19 per emanare uno o più decreti legislativi e per “procedere a una revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli”.

Uno sviluppo che sembra tracciare la possibilità di una vera e propria conversione al metodo biologico, a partire dall’attivazione di alcuni strumenti già noti ma mai legittimati nel loro funzionamento.

Commenta così Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute: “Questa agognata approvazione consentirà di aprire nuovi scenari per la crescita dell’agricoltura biologica italiana. Le nuove disposizioni saranno uno strumento validissimo per progettare il futuro del settore, per mantenere il passo con gli obiettivi europei del Green Deal e per aumentare la competitività delle nostre imprese bio. Le polemiche sterili e le critiche di questi giorni, indirizzate soprattutto all’agricoltura biodinamica, le lasciamo ai possessori dell’ampollina della scienza.

Fonte: Lifegate, Il Fatto quotidiano