IFOAM sui brevetti: gli animali non sono invenzione dei produttori di mangimi
L’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) intende concedere un brevetto su salmoni alimentati con piante specifiche (EP1965658).
Stando a quanto affermato da No Patents on Seed, l’organizzazione no profit che si occupa principalmente di brevetti su piante, semi e animali, l’EPO avrebbe informato il richiedente australiano che il brevetto è pronto per essere rilasciato entro i prossimi mesi.
Un documento che permetterebbe all’azienda di rivendicare il salmone e l’olio da esso ricavato.
IFOAM si è espressa sulla cosa precisando che l’idea alla base del brevetto, cioè che i prodotti alimentari derivati da questi salmoni abbiano un maggior contenuto di acidi grassi Omega 3, non è nuova. Ad esempio, è noto che le mucche che pascolano sui prati hanno una maggiore concentrazione di questi acidi grassi nel latte.
Non è la prima volta che l’EPO concede brevetti su animali provenienti da allevamenti convenzionali per la produzione alimentare.
Nel 2008, un brevetto depositato da Monsanto sosteneva che i maiali avevano migliorato la qualità della carne (EP1651777). Sempre nel 2008, è stato concesso un brevetto a un allevamento convenzionale di mucche e maiali (EP1506316). E nello stesso anno anche a una selezione di vacche da latte (EP1330552). Quasi tutti questi brevetti sono stati successivamente revocati.
Ruth Tippe di No Patents on Life afferma: “Se gli animali diventano invenzioni brevettate, perché alimentati con mangimi specifici, anche mucche e maiali allevati nei pascoli potrebbero essere brevettati“.
Da anni, le organizzazioni chiedono ai politici di bloccare la concessione di brevetti su piante e animali.
Recentemente, aggiunge IFOAM nel suo comunicato, diversi governi europei hanno preso provvedimenti contro i brevetti su piante e animali derivati da allevamento convenzionale. Inoltre, la Commissione europea sta lavorando per fornire delle chiarificazioni in merito, in modo da rafforzare i divieti esistenti in campo di diritto di brevetto europeo.
Fonti:
http://no-patents-on-seeds.org/en/recent-activities/letter-european-patent-office