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FILIERA BIO: LE CATENE DEL VALORE DEL VINO E DELLA PASTA SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO, ALL’INTERNO DI DUE ELABORATI

FILIERA BIO: LE CATENE DEL VALORE DEL VINO E DELLA PASTA SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO, ALL’INTERNO DI DUE ELABORATI

Nell’ambito del progetto “FiBio 2019/2020Le filiere biologiche: progetto per l’analisi della distribuzione del valore, lo studio della certificazione di gruppo, la formazione e la tracciabilità”, sono stati pubblicati due report che analizzano i risultati emersi da un lavoro di approfondimento sulla filiera biologica della pasta di grano duro e su quella vitivinicola.

Il lavoro troverà conclusione nel 2022 ed è finanziato dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) e coordinato dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) in partnership con il CIHEAM Bari.

Il progetto si concentra sull’analisi di alcune tra le principali filiere biologiche, caratterizzate da un mercato in crescita a livello globale ed oramai perno centrale della crescita economica sostenibile e innovativa, in grado allo stesso tempo di rispondere ai bisogni alimentari, calorici e di rigenerare il suolo e le acque.

Ai fini di questi elaborati, è stata analizzata la distribuzione dei costi e dei ricavi sostenuti da ogni singolo attore lungo la filiera, con l’obiettivo di ricostruire la formazione del valore e di individuare le fasi di maggiore vulnerabilità economica.

Per quanto riguarda l’Analisi della catena del valore del vino Bio, l’indagine è stata sottoposta a 21 aziende campione e ha messo in evidenza come, la fase agricola, sia l’anello debole, soprattutto all’interno delle realtà minori.

Al fine di contrastare queste difficoltà, i piccoli viticoltori, dovranno ricorrere alle innovazioni tecnologiche proposte dal mercato.

Per realizzare l’Analisi della catena del valore della pasta Bio invece, sono state effettuate 28 interviste a un campione rappresentativo di aziende biologiche distribuite su tutto il territorio italiano.

Lo studio ha individuato come obiettivo per le imprese, la valorizzazione del prodotto sullo scaffale senza dover rincorrere il prezzo più basso, al fine di restituire valore all’origine della materia prima.

Fonte: Sinab