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GDO:salgono a 147milioni di euro le vendite dell’ortofrutta bio

GDO : le vendite dell’ortofrutta bio segnano un balzo in avanti del 28%, rispetto all’anno precedente.

Sono questi i dati dell’analisi Nomisma snocciolati a margine di MACFRUT BIO, la sezione speciale della fiera internazionale dell’ortofrutta dedicata alla produzione naturale.

Ortofrutta fresca bio trend in crescita nella GDO

Secondo i dati Nomisma, nel 2016, i consumi di frutta e ortaggi freschi delle famiglie italiane sono cresciuti del 2,2% rispetto all’anno precedente. Sono 9 milioni le tonnellate vendute in tutti i canali, e 152 i kg di prodotti consumati pro capite.

All’interno di questo trend positivo, è il settore dell’ortofrutta biologica a riscuotere il maggior successo. I dati Nielsen evidenziano, infatti, che nel nostro Paese le vendite di frutta e ortaggi biologici a peso imposto hanno raggiunto i 147 milioni di euro nella sola GDO.

L’ortofrutta fresca bio ha da sempre un ruolo determinante nelle vendite di prodotti biologici (pesa per l’11% sulle vendite bio nella GDO). E le potenzialità di mercato sono altrettanto positive: le vendite bio contano per il 4,4% sul totale delle vendite di ortofrutta. Trend positivo garantito anche dal crescente interesse da parte del consumatore.

Identikit dell’acquirente Bio

Nell’ultimo anno, la domanda di alimenti biologici in Italia è cresciuta. Il 77% delle famiglie ha acquistato almeno un prodotto bio. E quello dell’ortofrutta fresca è il settore che i consumatori continuano a prediligere. È infatti questa la categoria con il maggior numero di famiglie acquirenti.

Gli acquisti bio aumentano con l’aumentare del reddito e dell’istruzione. Una maggiore capacità di spesa e un titolo di studio più elevato, infatti, corrispondono a tassi di penetrazione più alti.

Non solo. Anche l’età incide sulle scelte: la quota di consumatori è più alta (65%) se chi acquista ha un’età compresa tra 30 e 44 anni. La percentuale scende al 51% per gli over 55.

L’interesse verso il comparto cresce anche in presenza di nuclei familiari con figli di età inferiore a 12 anni. Complici sia la percezione di una maggiore sicurezza per la salute e di qualità organolettiche superiori, che l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

«Il biologico cresce a doppia cifra e da tempo non è più una nicchia: 8 italiani su 10 consumano bio. L’ortofrutta fresca è la categoria che meglio esprime la chiave del successo del bio. La cultura del bio appassiona i consumatori, sempre più attenti e consapevoli dell’impatto delle scelte alimentari». Afferma Silvia Zucconi, responsabile Market Intelligence Nomisma.

Fonti:

http://www.ilvelino.it/it/article/2017/05/11/

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/39419/in-diretta-da/ortofrutta-bio-lo-stato-dellarte-in-italia-e-germania

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Il biologico conquista la Gdo: +20% di vendite in un anno

Il biologico conquista sempre più consumatori italiani. È quanto evidenziato dai dati sulla crescita del bio nel 2015, elaborati di ricerche di mercato Nielsen.

Secondo l’analisi presentata a BolognaFiere, in occasione di Marca, Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore, il mercato del biologico italiano continua a rappresentare una grande opportunità per la distribuzione organizzata.

Nell’ultimo anno (novembre 2014 – novembre 2015) il valore delle vendite di prodotti biologici nella GDO è cresciuto di ben il 20%, raggiungendo un valore complessivo di 863,8 milioni di euro.

Biologico_logo

 

 

 

 

 

 

 

 

Il podio dei prodotti più venduti in Gdo vede piazzarsi al primo posto le uova biologiche  (vendite per oltre 61 milioni, +8,4% sull’anno precedente), seguite dall’alternativa a confetture e marmellate, le composte di frutta (oltre 60 milioni, +8,2%). Al terzo posto, invece, si piazzano le gallette di riso (sfiorano i 50 milioni, con un +21,4% rispetto all’anno precedente), seguite da frutta fresca (42 milioni, +12,4%), brick di bevande alla soia (+25,2% per un valore di oltre 37 milioni), pasta di semola (+29%, anche in questo caso 37 milioni), alimenti a base di soia (+37,3%, 35 milioni), ortaggi (+8,3%, oltre 30 milioni), latte fresco (+4,3%, 29 milioni).

In sintesi, nella Grande distribuzione organizzata, l’incremento medio per le prime 15 categorie è del 18,6%, con un mimino del +4,3% per il latte e un massimo del +47,7% per l’olio extravergine d’oliva. Non male, per un settore che esprime da un decennio tassi di crescita a due cifre, anche negli anni dell’ultima crisi dei consumi.

Ma non ci si può fermare a crogiolarsi sui dati. Secondo le organizzazioni di settore, infatti, è necessario tutelare il settore, favorendo il confronto tra gli attori protagonisti e utilizzando al meglio gli strumenti a disposizione, al fine di garantire qualità e integrità delle produzioni.

Per raggiungere questo scopo è necessaria inoltre la collaborazione delle istituzioni, che devono essere sollecitate al fine di favorire un approccio meno burocratico e più orientato allo sviluppo: magari prevedendo nel Piano d’azione nazionale iniziative di informazione al pubblico di cui diventino protagonisti gli operatori dello specializzato e della grande distribuzione.

Fonti:

http://www.focus.it/ambiente/ecologia/dalle-uova-all-olio-il-mercato-del-bio-vale-oltre-860-milioni-20percent-in-un-anno

http://www.greenstyle.it/prodotti-biologici-20-vendite-nel-2015-uova-al-primo-posto-182542.html