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BIOConosco: nasce lo sportello per informare i consumatori del bio

L’Adoc, Associazione Difesa Orientamento Consumatori, insieme a FederBio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, lanciano BIOConosco, il primo sportello online dedicato a consumatori e appassionati di prodotti biologici. Il portale fornirà informazioni utili e approfondite sulla produzione, sull’etichettatura, sulla corretta terminologia e sui controlli effettuati nel settore dell’agricoltura biologica.

Attraverso BIOConosco i visitatori potranno contribuire in prima persona alla lotta contro frodi e contraffazioni: i consumatori, infatti, potranno inviare una segnalazione su etichette non conformi alla normativa, ma anche indicare possibili prodotti a marchio bio che in realtà non sono tali.

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Gli strumenti informativi sono necessari per garantire la massima trasparenza in un comparto sempre più premiato dal mercato. Il settore dell’alimentare biologico cresce, anche nel 2016: +20% sul 2015, +11% nel corso degli ultimi 5 anni (dati: Osservatorio Ismea-Nielsen). Un incremento sia in termini di diffusione (+5% di famiglie che acquistano almeno un prodotto), che in termini di spesa (3,1% del totale della spesa alimentare) (dati: Osservatorio SANA-ICE 2016). Per favorire questo forte trend di crescita, è necessario tutelare i consumatori e attuare tutte le strategie necessarie per far emergere i veri produttori di agroalimentare bio, emarginando comportamenti scorretti, anche se decisamente rari.

Roberto Tascini – Presidente Adoc

“I consumatori sono sempre più orientati ad acquistare prodotti, come quelli biologici, che garantiscono qualità, sostenibilità e benessere. Ma senza una corretta informazione ed educazione alimentare si corre il rischio di acquistare prodotti che rispondono solo apparentemente a tali requisiti”, spiega Roberto Tascini, presidente dell’Adoc.Lo sportello “BIOConosco” nasce proprio con la volontà di ampliare la conoscenza dei consumatori del settore del biologico, sia di coloro che si avvicinano per la prima volta a questo mondo, sia di coloro che regolarmente acquistano prodotti biologici. Puntiamo l’attenzione in particolare sulla corretta etichettatura degli alimenti biologici, il primo e più utile strumento per conoscere l’origine delle materie prime utilizzate e per verificare i controlli effettuati sul prodotto. Grazie allo sportello, inoltre, avviamo un percorso congiunto con FederBio nel contrasto alle frodi alimentari del settore, dando la possibilità ai consumatori stessi di segnalarci eventuali prodotti che non rispettano le norme in vigore”.

Un sodalizio salutato con favore anche da Paolo Carnemolla, presidente FederBio: “Lo sportello BIOconosco è lo strumento che tutti i consumatori possono utilizzare per avere le corrette informazioni e per sciogliere dubbi sul mondo del bio. Si tratta di un servizio per avere un maggiore contatto diretto con il consumatore finale, che vogliamo potenziare per far crescere il settore in modo sano e trasparente”.

FONTI:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1079

http://www.adocnazionale.it/sportello-bio-conosco/

Il biologico va in scena a Desenzano del Garda: due date ad agosto

Due appuntamenti con il biologico, ad agosto, a Desenzano del Garda. Lo spettacolo naturale del lungolago sul Garda sarà lo scenario ideale per i mercati del biologico MEGLIO BIO, organizzati dall’associazione la Buona Terra, Associazione Lombarda Agricoltori Biologici e Biodinamici.

Dopo il successo che l’iniziativa ha riscontrato negli ultimi anni, all’interno della cornice del “Desenzano Agricultura festival”, La Buona Terra ha deciso di ritornare nel comune bresciano con il proprio mercato biologico, con tre appuntamenti: per chi non fosse stato presente il 24 luglio, è possibile recuperare il 14 e il 18 agosto. Tre domeniche dedicate ai prodotti biologici, dell’orto o degli allevamenti bio, e agli alimenti a chilometro 0. I mercatini saranno presenti sul lungolago Cesare Battisti, nell’area antistante piazza Matteotti.

L’iniziativa è stata pensata anche come opportunità di riflessione sui propri comportamenti quotidiani, sull’alimentazione bio e su uno stile di vita ecocompatibile: “Come sempre”, si legge in un comunicato, “ai mercati biologici i visitatori potranno confrontarsi direttamente con i produttori per approfondire adeguatamente la propria conoscenza delle metodologie dell’agricoltura biologica come elemento essenziale di uno stile di vita ecocompatibile”.

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Uno degli aspetti che caratterizza i mercati “Meglio Bio”, infatti, è la filiera corta: il contatto diretto e umano tra produttore e consumatore riveste importanza primaria. Per due ragioni molto semplici. In primis per spiegare agli acquirenti il modo di agire e lavorare dei coltivatori e degli allevatori locali. In secondo luogo, per contenere i prezzi, riducendo gli intermediari.

La maggior parte dei prodotti alimentari in vendita, rigorosamente biologici, provengono dalle coltivazioni e dagli allevamenti bresciani e lombardi: una ghiotta occasione, non solo per gli abitanti del luogo, ma anche per i numerosi turisti italiani e stranieri che frequentano Desenzano nel periodo estivo.

All’interno di MEGLIO BIO saranno dedicati anche degli spazi ai cosiddetti prodotti “no food”: capi d’abbigliamento, cosmetici, prodotti erboristici e per la salute, realizzati con materia prima biologica o ecologici e privi di elementi tossici per l’uomo e l’ambiente.

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1051

http://www.feder.bio/files/1762.pdf

http://www.labuonaterra.it/pdf/meglio_bio.pdf

L’Europa avvia i negoziati con la Colombia per il commercio di prodotti biologici

La Commissione europea ha deciso di avviare negoziati con la Colombia per un accordo bilaterale sul commercio di prodotti biologici.

Sembra che entrambe le parti abbiano confermato il loro interesse a concludere rapidamente un accordo che consentirebbe agli agricoltori biologici di accedere a un mercato più ampio e di usufruire della riduzione degli oneri per le imprese.

A tal proposito, il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan, aveva annunciato il suo prossimo viaggio l’8 e 9 febbraio, prima in Colombia e poi in Messico.

Le tappe successive saranno Cina e Giappone ad aprile e poi Indonesia e Vietnam. Ad accompagnarlo 42 aziende da 14 Paesi Ue, una delegazione che rappresenta una vasta gamma di settori dell’agroalimentare europeo.

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Nei giorni scorsi, quindi, a Bogotà, il Ministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Colombia Aurelio Iragorri Valencia e il commissario europeo Phil Hogan si sono incontrati per esaminare le normative inerenti il settore biologico.

L’accordo sul commercio di prodotti biologici tra l’UE e la Colombia si baserà sul riconoscimento reciproco delle rispettive norme e sistemi di controllo. Esso contribuirà a ridurre gli oneri amministrativi per i produttori e per gli operatori del settore. Sarà anche il punto di partenza per promuovere il dialogo tecnico e la cooperazione tra le parti a vantaggio dei produttori e dei consumatori di prodotti biologici.

Il commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan ha dichiarato: “Accolgo con favore l’avvio dei negoziati con la Colombia in vista della conclusione di un accordo sul commercio dei prodotti biologici. Il settore del biologico continua ad essere uno dei settori produttivi più dinamici dell’agroalimentare europeo, e la Colombia rappresenta un grande potenziale per lo sviluppo delle opportunità per gli agricoltori e le aziende biologiche“.

Dal canto suo, il Ministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Colombia Aurelio Iragorri Valencia ha dichiarato: “Questo accordo sarà un passo importante nel rafforzamento della nostra relazione economica con l’Unione europea in uno dei settori agricoli a più rapida crescita. Lo sviluppo della produzione biologica è molto importante per gli agricoltori e per le comunità rurali della Colombia in quanto fornisce, da un lato, lo sviluppo sostenibile delle zone rurali della Colombia e, dall’altro, contribuisce ad aumentare il benessere della popolazione rurale “.

Colombia e Messico hanno già dimostrato di essere fortemente interessati al settore del biologico e agli scambi con l’Europa. In particolare, l’Unione europea cercherà di ‘aggiornare’ l’accordo di libero scambio esistente. Gli accordi rappresentano un modo per rimpiazzare il mancato export Ue verso la Russia. Impresa che, comunque, rimane difficile.

Fonti:

http://ec.europa.eu/agriculture/newsroom/258_en.htm

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2016/02/04/alimentareoffensiva-ue-per-exportparte-da-messico-colombia_f5ba24e6-6cc1-4d39-9d75-77e5d446667e.html

Biologico in crescita: 43,7 milioni gli ettari coltivati in tutto il mondo

In questi giorni, a Norimberga, si sta svolgendo il Biofach 2016, il Salone leader mondiale degli alimenti biologici. Durante l’evento, l’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL) e IFOAM, la Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, hanno presentato gli ultimi dati globali sull’agricoltura biologica.

I numeri sono raccolti nell’edizione 2016 dello studio “The World of Organic Agriculture“, pubblicato da FiBL e IFOAM – Organics International.

Le notizie sono positive: il trend di crescita registrato negli ultimi anni continua. La domanda dei consumatori è in aumento, fattore che si riflette sul settore che vede l’aumento più significativo (ben 11%) negli Stati Uniti, il mercato biologico più grande al mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli agricoltori biologici sono sempre di più, così come le aziende certificate. I Paesi nel mondo che hanno abbracciato il metodo di coltivazione sostenibile sono 172 (da 170).

Secondo le stime effettuate dalla società di ricerche di mercato Organic Monitor, il mercato globale dei prodotti biologici ha raggiunto nel 2014 il valore di 80 miliardi dollari (oltre 60 miliardi di euro).

Il primo mercato al mondo è quello degli Stati Uniti, che vale 27,1 miliardi di euro. Al secondo posto la Germania (7,9 miliardi), seguita dalla Francia (4,8 miliardi di euro) e la Cina (3,7 miliardi di euro).

Il Paese che però ha registrato negli ultimi anni una crescita senza precedenti è la Svezia, che ha toccato uno sbalorditivo più 40%.

La spesa pro capite più alta si registra invece in Svizzera (221 ​​euro) e in Lussemburgo (164 euro).

Nel 2014 sono stati segnalati 2,3 milioni di produttori biologici, un massimo storico.

Gli ettari di terreno attualmente gestiti applicando metodi di coltivazione sostenibile sono 43,7 milioni, quasi 0,5 milioni di ettari in più alla precedente rilevazione (dati 2013).

L’Australia è il Paese con la più grande superficie coltivata con metodo biologico (17,2 milioni di ettari, con il 97% di quella zona utilizzata per il pascolo); seguono l’Argentina (3,1 milioni di ettari) e gli Stati Uniti d’America (2,2 milioni di ettari).

Il 40% della superficie agricola biologica globale si trova in Oceania (17,3 milioni di ettari), seguita dall’Europa (27%, corrispondente a 11,6 milioni di ettari) e in America Latina (15%, pari a 6,8 milioni di ettari).

I paesi con la più grande quota di terreni biologici rispetto al numero totale di terreni agricoli sono le isole Falkland (36,3%), Liechtenstein (30,9%) e Austria (19,4%).

Fonti:

http://www.ifoam.bio/en/news/2016/02/10/growth-continues-437-million-hectares-organic-agricultural-land-worldwide

http://www.ifoam.bio/sites/default/files/press-release-world-2016-english.pdf

Il biologico conquista la Gdo: +20% di vendite in un anno

Il biologico conquista sempre più consumatori italiani. È quanto evidenziato dai dati sulla crescita del bio nel 2015, elaborati di ricerche di mercato Nielsen.

Secondo l’analisi presentata a BolognaFiere, in occasione di Marca, Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore, il mercato del biologico italiano continua a rappresentare una grande opportunità per la distribuzione organizzata.

Nell’ultimo anno (novembre 2014 – novembre 2015) il valore delle vendite di prodotti biologici nella GDO è cresciuto di ben il 20%, raggiungendo un valore complessivo di 863,8 milioni di euro.

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Il podio dei prodotti più venduti in Gdo vede piazzarsi al primo posto le uova biologiche  (vendite per oltre 61 milioni, +8,4% sull’anno precedente), seguite dall’alternativa a confetture e marmellate, le composte di frutta (oltre 60 milioni, +8,2%). Al terzo posto, invece, si piazzano le gallette di riso (sfiorano i 50 milioni, con un +21,4% rispetto all’anno precedente), seguite da frutta fresca (42 milioni, +12,4%), brick di bevande alla soia (+25,2% per un valore di oltre 37 milioni), pasta di semola (+29%, anche in questo caso 37 milioni), alimenti a base di soia (+37,3%, 35 milioni), ortaggi (+8,3%, oltre 30 milioni), latte fresco (+4,3%, 29 milioni).

In sintesi, nella Grande distribuzione organizzata, l’incremento medio per le prime 15 categorie è del 18,6%, con un mimino del +4,3% per il latte e un massimo del +47,7% per l’olio extravergine d’oliva. Non male, per un settore che esprime da un decennio tassi di crescita a due cifre, anche negli anni dell’ultima crisi dei consumi.

Ma non ci si può fermare a crogiolarsi sui dati. Secondo le organizzazioni di settore, infatti, è necessario tutelare il settore, favorendo il confronto tra gli attori protagonisti e utilizzando al meglio gli strumenti a disposizione, al fine di garantire qualità e integrità delle produzioni.

Per raggiungere questo scopo è necessaria inoltre la collaborazione delle istituzioni, che devono essere sollecitate al fine di favorire un approccio meno burocratico e più orientato allo sviluppo: magari prevedendo nel Piano d’azione nazionale iniziative di informazione al pubblico di cui diventino protagonisti gli operatori dello specializzato e della grande distribuzione.

Fonti:

http://www.focus.it/ambiente/ecologia/dalle-uova-all-olio-il-mercato-del-bio-vale-oltre-860-milioni-20percent-in-un-anno

http://www.greenstyle.it/prodotti-biologici-20-vendite-nel-2015-uova-al-primo-posto-182542.html

Gwyneth Paltrow sta per lanciare una nuova linea di cosmesi biologica

Gwyneth-Paltrow-BiocosmesiGwyneth Paltrow sta sviluppando una nuova linea di cosmesi biologica. L’attrice per eccellenza al centro mondo del benessere ha collaborato con gli esperti di Juice Beauty per creare Goop, una nuova gamma di prodotti, che debutterà a marzo 2016. La linea comprende detergenti e creme giorno e notte – che contengono il 99% di ingredienti biologici, secondo Vogue.

Secondo la Paltrow, “Noi assorbiamo 60-80 per cento di ciò che mettiamo sulla nostra pelle, così l’idea che si sta facendo forza è quella per cui chi cerca di mangiare bene e poi utilizza per l’igiene personale dei prodotti chimici, parabeni, siliconi e quant’altro – si perda in un bicchiere d’acqua “. Paltrow rivela che ha trascorso un anno a perfezionare i prodotti per la cura della pelle –  mostrando ai suoi figli, Apple e Moses, quello che serve per essere una donna d’affari di successo.

“E ‘bello mostrare loro con l’esempio quanto sia difficile il lavoro, e quello che serve per essere una persona seria”, ha aggiunto. L’attrice, che è anche direttore creativo del progetto, ha collaborato con lo studio sulla sua prima linea di trucco, che è uscita  nei negozi americani all’inizio di questo mese. La linea contiene tutti i prodotti biologici e vegani .