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PROMOZIONE DEL BIO, ACCORDO TRA AIAB E ORTOFRUTTA ITALIA

PROMOZIONE DEL BIO, ACCORDO TRA AIAB E ORTOFRUTTA ITALIA

L’associazione dei produttori e l’interprofessione ortofrutticola firmano un accordo per promuovere l’agricoltura bio e sostenibile. Tra le azioni previste: monitoraggio di mercato, previsioni sugli scenari evolutivi, reazioni alle evoluzioni normative

Sviluppare filiere ortofrutticole biologiche e sensibilizzare il mercato sull’utilizzo sostenibile delle risorse, sono tra gli obiettivi del protocollo d’intesa siglato da Ortofrutta Italia e l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, Aiab. Il documento strategico potrà aiutare a stabilizzare i prezzi dei prodotti bio e creare nuovi posti di lavoro.

L’obiettivo di creare valore

«Questo protocollo – commenta Giuseppe Romano, presidente di Aiab – rappresenta un momento storico nel settore biologico». «In un periodo di incertezza economica e di crisi, l’ortofrutta biologica può essere un segmento importante per la creazione di valore».

«Offre infatti opportunità di sviluppo sostenibile, contribuendo alla creazione di posti di lavoro nel settore primario e nelle attività correlate. Inoltre l’intesa raggiunta può aiutare a stabilizzare i prezzi, sia per gli agricoltori che per i consumatori, garantendo una giusta remunerazione per i produttori e accesso a cibi di qualità per i cittadini.

Via a una collaborazione significativa

«La firma – aggiunge Massimiliano Del Core, presidente di Ortofrutta Italia – dimostra l’attenzione dell’interprofessione verso la filiera biologica, la cui importanza è indiscutibile per il futuro del settore. L’intesa segna il primo atto di una collaborazione significativa».

Tra le attività previste, l’analisi e il monitoraggio delle filiere ortofrutticole biologiche, lo studio degli scenari evolutivi del settore, l’orientamento delle evoluzioni normative e l’analisi delle tendenze di mercato.

D’ERAMO: «NEL PIANO D’AZIONE DEL BIO CI SARÀ PIÙ SPAZIO PER LA PROMOZIONE»

D’ERAMO: «NEL PIANO D’AZIONE DEL BIO CI SARÀ PIÙ SPAZIO PER LA PROMOZIONE»

Il sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo, intervistato da Laura Saggio per il settimanale Terra e Vita, prende posizione in favore del settore e detta le tempistiche per l’emanazione dell’atteso piano triennale destinato a sostenere la produzione e promuovere i consumi bio

Dopo la storica approvazione della legge sul biologico a che punto è l’adozione del Piano d’azione nazionale? Il sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo, intervistato da Laura Saggio sul settimanale Terra e Vita, fa il punto sui principali dossier di sua competenza e sui temi di attualità. A fine luglio è stata avanzata una prima proposta del Piano d’azione nazionale e il sottosegretario assicura che: «la versione definitiva, che il Masaf si accinge a predisporre, terrà conto degli elementi trasmessi da Regioni e Province autonome, e anche dei risultati della consultazione pubblica con la quale è stata interpellata la società civile e che ha visto una grande risposta. Tutti i contributi confluiranno nel piano triennale che ha una forte valenza strategica e programmatica per lo sviluppo del settore».

Il marchio per il bio made in Italy

Per l’attivazione del marchio Made in Italy Bio sarà possibile, come assicura D’Eramo, «avviare il bando per il concorso di idee non appena saranno predisposti i decreti di ripartizione del Fondo previsto all’articolo 9 della legge». Lo stesso per quanto riguarda il Tavolo tecnico: « l’impegno è arrivare a selezionare quanto prima i componenti, così che diventi uno strumento operativo in grado di dare ulteriore slancio a un settore in cui finora l’Italia ha rappresentato un modello in Europa e non solo».

Più promozione

E riguardo all’attuale frenata dei consumi il sottosegretario attribuisce la colpa a ciò che ha caratterizzato gli ultimi due anni: «pandemia, guerra e un’inflazione mai così alta dalla metà degli anni Ottanta, con ripercussioni sulla capacità di spesa delle famiglie, e non solo per il biologico». A sostenere le affermazioni di D’Eramo il fatto che il bio aumenta in quei canali come l’hard discount, più attenti al prezzo. « Noi puntiamo comunque – afferma il sottosegretario – a un duplice obiettivo: arrivare al target del 25% di superfici fissato dall’Ue prima del 2030 e incentivare i consumi». «Ciò sarà possibile puntando sulla comunicazione, spiegando le caratteristiche del biologico e che si tratta di prodotti di reale qualità».

IL PIANO D’AZIONE PER IL BIO HA IL SUO INDICE

IL PIANO D’AZIONE PER IL BIO HA IL SUO INDICE

Marchio bio, piano di promozione, azioni per lo sviluppo del comparto: i titoli dei capitoli del Piano d’azione ci sono ed entro settembre a Sana saranno illustrati tutti i contenuti. Il sottosegretatio Battistoni: «Abbiamo individuato le azioni per lo sviluppo del comparto»

«Il comparto del biologico oggi ha fatto un altro passo in avanti. Come Ministero abbiamo avuto modo di presentare alle Associazioni di settore, ‘l’indice’ del Piano d’azione nazionale sul biologico, una misura contenuta nella legge approvata dal Parlamento a marzo scorso». Lo ha riferito il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni, a margine dell’incontro sul settore organizzato il 27 luglio da Coldiretti.

Il nodo della promozione

«L’indice – ha spiegato il sottosegretario – implica l’individuazione delle azioni future per lo sviluppo del comparto attraverso la sempre maggiore informazione del consumatore». L’incontro ha permesso di presentare i tre assi e le sette azioni di intervento, oltre alla ricerca per realizzare la strategia che nei prossimi anni supporterà il settore, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei.

Il marchio per il bio made in Italy

«Oggi è stato un passaggio importante perché ha ci permesso di condividere i passi fatti e quelli ancora da compiere con le organizzazioni e le associazioni, tracciando una strada comune di interventi». «È mia intenzione – ha concluso Battistoni – coinvolgere quanto prima le Regioni affinché il percorso delineato oggi possa avere un iter condiviso e univoco nella cornice di una crescita comune. A settembre, poi, in occasione del Sana, – ha concluso Battistoni – illustrerò al mondo del biologico lo stato d’avanzamento dei lavori sul ‘marchio bio’ e sulla campagna di comunicazione per incentivare i consumi».