SICUREZZA ALIMENTARE, LE PERFORMANCE DELL’ITALIA
In occasione della giornata mondiale della sicurezza alimentare Coldiretti mette in evidenza come l’attenzione al cibo bio e di qualità abbia portato in 10 anni a ridurre l’uso degli agrofarmaci del 20%, record in Ue
Grazie ai primati nel biologico e nei prodotti tipici di qualità l’Italia è il Paese europeo più virtuoso riguardo alla sicurezza alimentare. La nostra agricoltura è risultata infatti nell’ultimo decennio la più green d’Europa con il taglio record del 20% sull’uso degli agrofarmaci, che al contrario aumentano in Francia, Germania e Austria.
I dati Eurostat penalizzano la Francia
Lo rende noto la Coldiretti, in occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare sulla base dell’ultimo report Eurostat che registra un aumento del 6% in Francia che si contende con l’Italia il primato agricolo nell’Unione Europea. Il risultato per i consumatori, precisa la Coldiretti: «è che cibi e bevande stranieri hanno una probabilità sei volte superiore di contenere residui rispetto al Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia, secondo i dati Efsa».
La guerra non faccia calare l’attenzione sulla sicurezza
«A preoccupare, fa sapere la Coldiretti, è il tentativo di strumentalizzare gli effetti della guerra per ridurre le garanzie qualitative e di sicurezza degli alimenti, ma anche la trasparenza dell’informazione ai consumatori, con la richiesta di deroghe alla legislazione vigente. Si va dall’innalzamento dei limiti massimi ai residui chimici presenti negli alimenti introdotta in Spagna per alcuni principi attivi, alla richiesta di utilizzo degli ogm non autorizzati, fino alla possibilità di utilizzare olio di palma in sostituzione di quello di girasole senza indicarlo in etichetta. «L’Italia – commenta il presidente Ettore Prandini – non può accettare passi indietro sulla sicurezza alimentare che mettono a rischio la salute dei consumatori ma anche la competitività del Made in Italy».
«I primati del made in Italy a tavola realizzati grazie a 730 mila imprese sono un riconoscimento del ruolo del settore agricolo per la crescita sostenibile del Paese».