Psr Umbria: in arrivo 52 milioni di euro per la ricostruzione post-sisma
A giugno, la Commissione politiche agricole approvava il riparto dei fondi di solidarietà stanziati dalle Regioni italiane nell’ambito dei Programmi di sviluppo regionale.
Una misura destinata a favorire le regioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto. Risorse che ammontavano a 300 milioni di euro complessivi. Fondi che poi sarebbero stati impiegati negli investimenti in agricoltura. Oggi l’assessore regionale umbro all’agricoltura, Fernanda Cecchini, mette sul tavolo quei 52 milioni di euro per la riprogrammazione del Psr Umbria 2014-2020.
Cecchini ha infatti convocato il Tavolo Verde, la sede di confronto tra l’istituzione regionale e il mondo agricolo. L’obiettivo? Condividere le scelte sulla riprogrammazione del Psr regionale alla luce del contributo di solidarietà.
Psr Umbria 2014-2020: 52 milioni per aziende colpite dal sisma
Complessivamente per il riparto sono stati messi a disposizione 300 milioni di euro, da destinare a Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. La cifra è il risultato del riparto dei fondi di solidarietà, stanziati dalle altre Regioni italiane, pari al 3% delle ultime tre annualità dei rispettivi Piani di sviluppo regionali. A cui va poi aggiunto un cofinanziamento statale.
Al Psr Umbria sono stati destinati 51,9 milioni di euro, pari a oltre il 17% del totale. L’assegnazione è avvenuta sulla base dei danni causati dal sisma alle superfici agricole e alle aziende impegnate nel settore.
La convocazione del Tavolo Verde, avvenuta il 6 settembre, è servita per aprire la discussione su “come mettere a frutto queste ulteriori risorse”, ha spiegato l’assessore Cecchini. Oltre a lei, al Tavolo sono state convocate le organizzazioni sindacali, il mondo della produzione agricola, il direttore regionale all’Agricoltura e Autorità di gestione del Psr, Ciro Becchetti, e il dirigente del Servizio Sviluppo rurale, Franco Garofalo.
Psr Umbria: accelerare l’iter di riprogrammazione in Ue
La Regione ha proposto che gli interventi più significativi debbano riguardare:
- Sostegno agli investimenti delle aziende agricole
- Sostegno agli investimenti per trasformazione e commercializzazione
- Aiuti ai giovani agricoltori
- Miglioramento delle infrastrutture
- Pagamenti agroclimaticoambientali
- Agricoltura biologica
- Indennità compensative per le zone montane
- Benessere animale
- Sostegno alle attività promozionali
Il riparto delle nuove risorse per il Psr Umbria proposto dall’assessore prevede che il grosso dei fondi – 31,5 milioni, pari al 61% del totale – siano destinati agli investimenti per imprese e territori. Il restante 39% (20,3 milioni) sarà invece stanziato per sostenibilità e salvaguardia ambientale.
«Vogliamo incidere fortemente – ha commentato l’assessore Cecchini – sulla ripresa economica facendo leva sui suoi fattori più rilevanti quali le produzioni di qualità e la zootecnia, la salvaguardia di un territorio dalla forte valenza ambientale, il miglioramento dei servizi alle imprese e alla popolazione nelle aree colpite dal terremoto».
Come spiega Cecchini, le misure adottate agiranno all’interno del ‘cratere’ del sisma. Anche se le esigenze più vaste del territorio vanno comunque tenute in considerazione:
«Al ministro delle Politiche agricole Martina – ha reso noto – abbiamo rappresentato anche l’esigenza di interventi che tengano conto delle ricadute negative del terremoto anche sul resto del territorio regionale, in Umbria più che altrove, in particolare per quanto riguarda i flussi turistici».
Gli interventi previsti, commenta ancora Cecchini, serviranno da un lato a rafforzare imprese e filiere produttive locali. D’altro canto serviranno per rilanciare il comparto, puntando “a nuovi traguardi di investimento e innovazione”. Ma l’obiettivo primario è scongiurare “lo spopolamento o peggio l’abbandono di queste aree”.
Ora l’iter per la riprogrammazione del Psr Umbria, prevede l’approvazione da parte della Commissione europea. La Giunta regionale ha dato per questo mandato all’Assessore Cecchini e all’Autorità di gestione.
«È importante chiudere l’iter in tempi ravvicinati per poter disporre delle risorse aggiuntive», ha concluso l’assessore.
Psr Umbria: stato di avanzamento
L’incontro è stato anche occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento del Psr Umbria 2014-2020. Finora la spesa realizzata è di 152 milioni di euro. Una cifra che farà probabilmente raggiungere il target fissato per il 2018 con 12 mesi di anticipo. L’Umbria è quindi “molto avanti per impegni e pagamenti”.
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