Suolo e Salute

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L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA CON IL NUDGING

L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA CON IL NUDGING

Il nudging come tecnica per favorire l’adozione di pratiche sostenibili in viticoltura

Il nudging è un intervento comportamentale che mira a orientare le scelte degli individui senza imporre restrizioni o modificare incentivi economici diretti. Nello studio effettuato da Vella et al. (2025), questa strategia è stata applicata per incoraggiare alcuni viticoltori siciliani ad adottare varietà di vite resistenti ai funghi (Piwi).

Nello studio, l’analisi è stata condotta su 244 viticoltori siciliani, suddivisi in tre gruppi:

  • gruppo di controllo: nessuna informazione data;
  • gruppo “Salience Nudge” che rileva gli impatti ambientali negativi dei fitofarmaci;
  • gruppo “Salience + Social Comparison Nudge” che, insieme alle informazioni ambientali fornisce dati sulle scelte di altri viticoltori della stessa area.

 

Basandosi su principi di psicologia comportamentale, il nudging sfrutta la rilevanza delle informazioni e il confronto sociale per indirizzare le decisioni verso comportamenti più sostenibili, senza ricorrere a obblighi normativi o incentivi economici.

Nello specifico, le varietà Piwi, ottenute dall’incrocio tra Vitis vinifera e altra specie di Vitis resistenti o tolleranti alle malattie fungine, riducono significativamente la necessità di trattamenti chimici e spesso mostrano elevato adattamento ai cambiamenti climatici. Tuttavia, la loro diffusione in Europa rimane limitata, rendendo auspicabili strategie per incentivarne l’uso.

 

I risultati mostrano un impatto positivo del nudging, con un aumento della probabilità di adottare varietà Piwi di quasi il 13% in entrambi i gruppi rispetto al controllo.

Non è emersa una differenza significativa tra i gruppi di nudging, suggerendo che l’evidenza degli effetti ambientali dei fitofarmaci è già di per sé un incentivo sufficiente per influenzare le decisioni.

Contrariamente a quanto suggerito da altri studi, le aziende più grandi mostrano minore propensione ad adottare le varietà Piwi. I risultati dello studio dimostrano che il nudging è una strategia efficace per incoraggiare pratiche agricole più sostenibili, influenzando positivamente la percezione dei viticoltori verso le varietà Piwi. In particolare, le motivazioni sociali e personali si rivelano più incisive di quelle economiche e le campagne di sensibilizzazione giocano un ruolo chiave nella transizione ecologica in agricoltura.

 

 

Per approfondimenti:

Francesco Vella, Giuseppina Migliore, Giorgio Schifani, Riccardo Vecchio, “Nudging interventions to foster the reduction of pesticides in viticulture. Insights from Italian winegrowers”, Environmental Development, Volume 54, 2025, 101120, ISSN 2211-4645. Disponibile qui 

BIOFACH 2025: IL CONTRIBUTO DI SUOLO E SALUTE

BIOFACH 2025: IL CONTRIBUTO DI SUOLO E SALUTE

Situazione politica e pressioni sul “green deal”, clima e rilancio dei mercati: significativo il contributo di Suolo e Salute alla fiera di riferimento per il bio mondiale, tenutasi a Norimberga dall’11 al 14 febbraio

Il mondo del biologico mondiale, come ogni anno, si è dato appuntamento a Norimberga per quella che è la manifestazione di riferimento del settore. La kermesse, che si è svolta nel centro espositivo della città bavarese, ha continuato a svolgere il suo ruolo di laboratorio per un futuro più sostenibile mettendo a confronto produttori bio, associazioni, certificatori, istituzioni e buyer internazionali.

Hanno partecipato all’evento oltre 2.300 espositori provenienti da 94 Paesi. Il nostro Paese, con la presenza di 262 aziende espositrici, si è confermato leader del biologico a livello internazionale.

Suolo e Salute, primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia, ha preso parte al Biofach, con il proprio staff presso gli spazi espositivi posti nel Pad. 4, 558.

“Quest’anno – commenta Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – abbiamo voluto segnare la nostra partecipazione con uno stand totalmente in cartone, a impatto minimo, essendo di materiale riciclabile al 95%. Con questa scelta abbiamo voluto lanciare un chiaro messaggio, e cioè che alle parole bisogna far seguire le azioni anche nei piccoli gesti, in linea con lo slogan della fiera Yes, we do! e più in generale, con i principi del biologico”.

Lo staff di Suolo e Salute ha partecipato attivamente a molti congressi e iniziative su diverse tematiche. Suolo e Salute ha ospitato presso il proprio spazio espositivo la presentazione dei numeri del biologico italiano elaborati da Assocertbio, con interventi di Riccardo Cozzo, presidente dell’associazione, del segretario Domenico Corradetti e di Alessandro D’Elia, vice presidente. Molto interessante l’acceso dibattito post presentazione e i vari contributi portati dai partecipanti. Sempre presso lo stand, sono stati organizzati incontri bilaterali con diverse aziende e organismi di controllo stranieri provenienti da molti Paesi, in particolare da Spagna, Turchia e Cina. In tutti gli interventi, Suolo e Salute ha portato il suo fattivo e riconosciuto contributo.

“Il tema principale della fiera – continua Alessandro D’Elia – “Yes, we do! How to effect change in the organic food segment”, ha rappresentato un invito concreto all’azione per costruire un futuro più sostenibile e responsabile. Il rilancio dell’agricoltura biologica dovrà necessariamente ripartire dal basso, dalle sinergie e nella comunione di intenti tra produttori e consumatori. A tutto questo, per ciò che rappresenta il biologico in termini di preservazione delle risorse, nel contrasto ai cambiamenti climatici e per le tante sfide che attendono le nuove generazioni, non può mancare il sostegno dell’Unione Europea e degli Stati Membri”.

 

Fonte: Suolo e Salute

UN CARRELLO SEMPRE PIÙ GREEN

UN CARRELLO SEMPRE PIÙ GREEN

La sostenibilità è ormai un tema comune che sta accogliendo sempre più consenso nei consumatori.

Proprio su questo argomento si affaccia lo studio dell’Osservatorio Immagino, realizzato da GS1 Italy, che in collaborazione con Nielsen, ha studiato l’evoluzione del carrello dei consumatori.
Il paniere dei prodotti con slogan collegati alla sostenibilità ha superato le 21mila referenze, con un giro d’affari totale che sfiora gli 8 miliardi di euro.

A dominare le vendite, con un fatturato di 3,6 miliardi di euro, troviamo i prodotti con claim riconducibili alla gestione sostenibile nella fase produttiva e nel packaging. Nei 12 mesi del rilevamento sono emersi questi slogan:

  • “meno plastica” (+21,0%)
  • “biodegradabile” (+11,7%)
  • “CO2 (+19,1%)
  • “riduzione impatto ambientale” (+13,5%)
  • “sustainable cleaning” (+0,4%)

 

Al secondo posto, con un fatturato di 2,4 miliardi euro, troviamo le etichette che rimandano a un’agricoltura più vicina all’ambiente:

  • biologico
  • “senza Ogm”
  • “100% ingredienti naturali”
  • “senza antibiotici”
  • “filiera/tracciabilità

 

Si aggiungono altri dati che confermano la crescita nei comparti “senza antibiotici”, “ingredienti 100% naturali” e nei prodotti attenti alla responsabilità sociale, come Fairtrade.

 

Fonte: myfruit.it

Foto di Alexas_Fotos da Pixabay