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1° CONGRESSO DI AGROECOLOGIA DEL MEDITERRANEO

1° CONGRESSO DI AGROECOLOGIA DEL MEDITERRANEO

Quattro giornate per orientare la ricerca, promuovere soluzioni pratiche e offrire linee guida alla politica sull’agroecologia. Appuntamento il 9 giugno 2025 ad Agrigento

 

Il 1° Congresso di Agroecologia del Mediterraneo (AEMED 2025) rappresenta un’importante occasione di confronto tra agricoltori, ricercatori e attori del settore agroecologico provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

Particolare attenzione sarà dedicata all’interazione tra scienze, pratiche e movimenti, con tre giornate tematiche (9, 10 e 12 giugno) ed una giornata speciale di visite aziendali (11 giugno), durante la quale gli agricoltori illustreranno direttamente sul campo le loro pratiche ed i risultati conseguiti.

Sull’esperienza maturata dal Coordinamento Agroecologia Sicilia, promotore della Legge Regionale 21 del 29 luglio 2021 sull’agroecologia, il congresso si propone di elaborare tre documenti chiave.

Attraverso un processo partecipativo e tavole rotonde, verranno definiti indirizzi e direttive per i seguenti ambiti:

Scientifico: per orientare la ricerca verso le reali necessità dell’agroecologia nel Mediterraneo.

Tecnico: per promuovere soluzioni e pratiche innovative applicabili alle realtà agricole mediterranee.

Politico: per offrire linee guida e proposte per politiche pubbliche mirate allo sviluppo dell’agroecologia.

 

Per approfondimenti:

https://www.coordinamentoagroecologia.org/aemed2025/

ULTIMO GIORNO PER IL SANA FOOD

ULTIMO GIORNO PER IL SANA FOOD

Il salone internazionale del biologico e del naturale conclude la sua prima sessione. Appuntamento al 20 – 22 marzo 2025 con SANA Beauty

La manifestazione fieristica non è più la tradizionale esposizione di prodotti, ma una fiera di canale con due eventi dedicati al mondo della sana alimentazione, biologica e sostenibile e al mondo del beauty: una risposta dinamica alle mutevoli esigenze del mercato.

Ultimo giorno per il Sana Food che si è svolto in concomitanza con la quarta edizione di Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto che BolognaFiere organizza con la direzione artistica di Slow Food. Grazie a questa sinergia, l’esperienza di visitazione degli operatori professionali è stata particolarmente ricca e completa.

SANA Food rappresenta la risposta alla richiesta dei consumatori di prodotti biologici e distintivi del territorio. L’obiettivo è di valorizzare un mercato in cui l’origine degli alimenti, la qualità, il benessere di persone e animali e la tutela dell’ambiente siano elementi centrali per produttori e consumatori.

Per offrire un’ampia panoramica sull’alimentazione sana, sostenibile e di qualità, l’area espositiva di SANA Food ha ospitato non solo il biologico e il biodinamico, ma anche prodotti Dop, Igp e Stg, vegetariani, vegani, plant based e dell’alimentazione funzionale, articolata in proposte free from e rich in, e altre particolarmente indicate per gli sportivi, la terza età e l’infanzia, oltre che per soggetti allergici, intolleranti e per chi deve seguire specifici regimi.

L’ICE ha dichiarato la presenza di 130 buyer esteri provenienti da 14 Paesi, insieme a trade analyst esperti del settore, offrendo alle aziende un’opportunità concreta di approfondire tematiche strategiche. Inoltre hanno organizzato oltre 1.000 incontri B2B programmati, cui si aggiunge una serie di tour sul territorio per consentire agli operatori di conoscere le produzioni bio locali.

Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, nonché produttrice di vino biologico, ha dichiarato: «La massiccia presenza di un 70% di aziende biologiche e biodinamiche a Slow Wine Fair, abbinata a SANA Food, conferma l’appuntamento bolognese come contesto ideale per la promozione di cibo e vino buono, pulito e giusto. La superficie vitata biologica ha superato il 23% del vigneto nazionale con consumi che stanno premiando le etichette bio (+6,5% rispetto l’anno precedente). Il vino biologico sta diventando la punta trainante della sostenibilità economica, ambientale e sociale, indicando una strada fatta di innovazione e futuro anche per il resto dell’agricoltura»

Per approfondimenti:

https://www.sana.it/home-page/1229.html

100% RUCOLA: SIMBOLO DI UN PERFETTO PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE

100% RUCOLA: SIMBOLO DI UN PERFETTO PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE

Il progetto 100% Rucola permette di trasformare gli scarti della lavorazione della rucola in un’opportunità economica e scientifica, valorizzando anche le produzioni Igp

Il progetto 100% Rucola, finanziato nell’ambito del PSR Campania 2014-2020 ha messo in luce un nuovo approccio alla sostenibilità, trasformando gli scarti della lavorazione della rucola in un’opportunità economica e scientifica.

 

I primi risultati hanno mostrato la possibilità di estrarre dagli scarti l’erucina, una molecola naturale dalle sorprendenti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e chemiopreventive.

Tecnologie biotecnologiche avanzate permettono di trasformare l’erucina in bioprodotti destinati al mercato farmaceutico, aprendo nuovi orizzonti per l’economia locale e il settore agroalimentare.

“La Piana del Sele, con la sua rucola, rappresenta un elemento distintivo di un territorio – ha evidenziato Vito Busillo, Presidente del Consorzio di Tutela Rucola della Piana del Sele IGP – Basti pensare che qui produciamo circa il 70% della rucola IGP italiana. È importante dare valore a un prodotto che è un marchio simbolo di un intero territorio e che possiede caratteristiche uniche”.

 

“In un periodo in cui si parla sempre di sostenibilità, l’idea è quella di recuperare una materia che potrebbe sembrare uno scarto e trasformarla in qualcosa di utile – ha spiegato il Gaetano Lamberti, responsabile scientifico del progetto e docente del DIIN dell’Università di Salerno. Abbiamo elaborato un metodo efficiente per estrarre l’erucina dagli scarti e renderla fruibile, adatta alla creazione di integratori alimentari e altre applicazioni future.”

 

Una gestione sostenibile delle coltivazioni può trasformare le filiere agroalimentari in motori di sviluppo e innovazione. “Nella Piana del Sele abbiamo circa 3500 ettari di serre che ci rendono i più grandi produttori italiani di rucola – ha spiegato l’agronomo Marco Valerio Del Grosso – Con questo progetto riusciamo finalmente a trasformare un rifiuto in una risorsa, abbattendo non solo i costi, ma generando reddito e nuove opportunità.”

 

 

Per approfondimenti:

DAGLI SCARTI NASCE UNA RISORSA, PROGETTO “100% RUCOLA” ESEMPIO DI ECONOMIA CIRCOLARE

Sicilia prima in Europa per la legge sull’agroecologia

Inizia una nuova era per l’agricoltura sostenibile. Nell’isola a chi sceglie la transizione vengono riconosciuti vantaggi nell’accesso ai bandi dei fondi europei

APERTE LE CANDIDATURE PER LA QUARTA EDIZIONE DELL’EU ORGANIC AWARDS

APERTE LE CANDIDATURE PER LA QUARTA EDIZIONE DELL’EU ORGANIC AWARDS

C’è tempo fino al 27 Aprile per concorrere agli EU Organic Awards, i premi conferiti ai leader del biologico

La Commissione ha annunciato che sono aperte le candidature per la 4th edition of the EU Organic Awards. Il periodo di candidatura durerà fino al 27 aprile 2025. I premi celebrano i leader della filiera biologica che sviluppano progetti stimolanti che migliorano la produzione e il consumo di alimenti biologici.

 

Saranno assegnati sette premi in sei categorie:

  • Miglior agricoltore biologico (uomo e donna)
  • Miglior regione biologica/biodistretto
  • Miglior città biologica
  • Miglior PMI di trasformazione alimentare biologica
  • Miglior rivenditore di alimenti biologici
  • Miglior ristorante/servizio di ristorazione biologico

 

Può presentare domanda qualsiasi attore o istituzione dell’UE con un progetto che contribuisca a una maggiore convenienza e accessibilità dei prodotti biologici nell’UE, compreso le città che offrono, ad esempio, pasti biologici agli studenti delle scuole locali o che promuovono attivamente la produzione biologica.

Le candidature sono ammesse in tutte le lingue ufficiali dell’UE tramite un modulo online disponibile fino al 27 aprile 2025.

I progetti vincitori svolgeranno un ruolo chiave nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla produzione biologica all’interno dell’UE.

 

Per approfondimenti:

EU ORGANIC AWARDS

VIA LIBERA ALL’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE

VIA LIBERA ALL’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE

Il ministro Lollobrigida lo annuncia in occasione della 12a Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. I dati sullo spreco alimentare sono molto preoccupanti, una crescita del 9% rispetto al 2023

Nel 2024 sono stati gettati ogni giorno 88,2 grammi di cibo, cioè 617,9 grammi settimanali, una crescita di oltre 9 punti percentuali rispetto al 2023. I dati derivanti dal rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International, in collaborazione con Università di Bologna/Distal e Ipsos,  sono stati presentati in occasione della 12a Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Da rimarcare che lo spreco alimentare domestico vale 130,7 euro pro capite ogni anno, mentre lo spreco di filiera del cibo in Italia costa complessivamente 14,1 miliardi di euro.

 

Il direttore scientifico dell’Osservatorio, Andrea Segrè sottolinea la necessità di accelerare sul fronte delle iniziative anti-spreco: «Come per le precedenti rilevazioni il dominus dello spreco alimentare è a livello domestico: 1,9 milioni di tonnellate in peso, per un valore di 8,2 miliardi. Nelle nostre case il recupero delle eccedenze non è possibile. Su ogni cittadino gravano 32 kg all’anno, per centrare l’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite dobbiamo ridurre lo spreco pro capite di 13 kg annui entro la fine del 2029».

 

In questo contesto si inserisce l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida: «Dobbiamo educare al rispetto del cibo per ridurre lo spreco alimentare». Il Ministro annuncia il via libera all’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole: «Con il ministro Valditara abbiamo obiettivi comuni: partiamo già quest’anno con un progetto su latte e frutta e un percorso teso a far capire l’importanza della stagionalità delle produzioni».

 

Sostegno convinto alla Campagna Spreco Zero

Il sostegno alla Campagna Spreco Zero arriva da una pletora di player della filiera agroalimentare: Conad, Emil Banca, Natura Nuova, Fruttagel sono solo alcuni dei protagonisti impegnati su questo fronte. Tutti rappresentano un anello che contribuisce all’ottenimento del risultato finale.

Mattia Grillini, vicepresidente di Camst group, annuncia «la partnership triennale con Last Minute Market, finalizzata all’introduzione dell’app Sprecometro nelle mense scolastiche. Ridurre lo spreco alimentare significa tutelare il pianeta, rispettare il lavoro di chi produce il cibo e migliorare la qualità della ristorazione scolastica».

 

Focus sul vino non consumato

Il Rapporto “Il caso Italia” 2025 dell’Osservatorio Waste Watcher International ha messo sotto la lente d’ingrandimento il vino non consumato nei locali, alla luce del nuovo Codice della Strada. «Il 48% degli intervistati – spiega Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco – si dichiara disponibile a portarlo a casa; meglio se in uno shopper o un contenitore in carta per il 53%.

Numeri che confermano come Rimpiattino, contenitore per il cibo (riutilizzabile e riciclabile, destinato al cibo e al vino non consumati nei ristoranti) ideato dieci anni fa in collaborazione con Fipe per incentivare comportamenti responsabili, rappresenti sempre di più un valido strumento per rafforzare, promuovere e diffondere la cultura antispreco e le buone pratiche come la raccolta differenziata e il riciclo di carta e cartone».

 

Per approfondimenti: https://www.sprecozero.it/magazine/la-giornata-2/

ENTRO IL 2030 IL VINO BIOLOGICO TRIPLICHERÀ IL PROPRIO VALORE

ENTRO IL 2030 IL VINO BIOLOGICO TRIPLICHERÀ IL PROPRIO VALORE

Il vino biologico non è solo una tendenza, ma una trasformazione strutturale del mercato vinicolo e una scelta strategica per il futuro

Secondo un’analisi di InsighAce Analytic, il mercato globale del vino biologico è destinato a triplicare entro il 2030, raggiungendo un valore di 25 miliardi di dollari, rispetto ai 9 miliardi registrati nel 2021.

 

Con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’11,3%, il comparto biologico si distingue come una delle aree più dinamiche dell’industria vinicola globale. Il crescente interesse delle nuove generazioni di consumatori, le innovazioni nella produzione e nel packaging e una sempre maggiore sensibilità nei confronti della sostenibilità ambientale rappresentano i principali fattori che alimentano questa espansione.

 

Negli Stati Uniti, Regno Unito e Australia, il 30% dei consumatori di vino biologico associa questa categoria a un livello qualitativo superiore rispetto ai vini convenzionali. La loro preferenza per prodotti che coniugano qualità, etica e sostenibilità sta influenzando significativamente il mercato, incentivando i produttori ad adottare pratiche agricole più rispettose dell’ambiente e a ottenere certificazioni biologiche riconosciute.

 

In Europa, il vino biologico gode di un radicamento ancora più profondo, con Francia, Italia e Germania che si confermano ai vertici sia per la produzione che per il consumo.

Il vecchio continente rimane il centro nevralgico della viticoltura biologica, grazie a condizioni climatiche favorevoli e a un impegno crescente verso la sostenibilità, confermandosi il principale riferimento per il segmento bio, sia in termini di volume di produzione che di innovazione enologica.

 

Asia-Pacifico, America Latina e Medio Oriente mostrano tassi di crescita significativi, sostenuti da una maggiore disponibilità di vini biologici e una crescente consapevolezza dei consumatori.

 

La transizione verso una viticoltura più sostenibile riguarda anche il loro packaging: bottiglie più leggere, che riducono il consumo di vetro e le emissioni di CO₂ durante il trasporto e vini in lattina, che offrono praticità e riducono lo spreco.

 

Fonte: https://www.igrandivini.com/news/vino-biologico-in-forte-crescita/