Suolo e Salute

Tag Archives: sostenibilità

IL BIOLOGICO FUORI DALLA NICCHIA

IL BIOLOGICO FUORI DALLA NICCHIA

Un nuovo progetto del Distretto Biologico delle Marche pe rendere il bio accessibile a tutti

 

il Distretto Biologico delle Marche entrerà in attività nelle prossime settimane con circa 92 mila ettari investiti in agricoltura biologica, uno dei valori percentuali più elevati fra le regioni italiane, raggiungendo con cinque anni di anticipo l’obiettivo europeo fissato dalla strategia From Farm to Fork per il 2030.

 

“Non basta coltivare il bio. Bisogna che esca dalla nicchia e per fare questo sta per partire un grande progetto: il Distretto Bio Marche” – dichiara Giovanni Battista Girolomoni, presidente del Distretto Biologico delle Marche.

 

ll progetto mira a superare la percezione del biologico come prodotto di nicchia, favorendone l’inserimento nel consumo quotidiano, grazie ad azioni di informazione, attività di consulenza e promozione delle produzioni biologiche, sia alle imprese aderenti e non, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze scientifiche sui prodotti biologici e il metodo di produzione. Verrà così rafforzata l’identità del marchio ‘Bio’, conquistando sempre più la fiducia dei consumatori.

 

 

Per approfondimenti:

https://greenplanet.net/girolomoni-distretto-biologico-delle-marche-un-nuovo-progetto-per-rendere-il-bio-accessibile-a-tutti/

Distretto Biologico delle Marche, si parte!

 

SOSTAIN, UN MODELLO VIRTUOSO DI COLLABORAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ

SOSTAIN, UN MODELLO VIRTUOSO DI COLLABORAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ

Una bottiglia di appena 410 grammi per generare un taglio complessivo di 3552 tonnellate di anidride carbonica

Il disciplinare della fondazione SOStain Sicilia ha ottenuto il rating dello studio internazionale curato da Intertek per conto dei monopoli che in Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda gestiscono, con criteri estremamente selettivi, la vendita degli alcolici.

Questo riconoscimento si traduce nella conquista del più alto livello di competitività nelle gare di fornitura indette dalle società di proprietà statale per le importazioni nei quattro paesi nordici dove è massima l’attenzione all’impatto ambientale dei prodotti anche da parte dei consumatori.

«Questo risultato rappresenta un importante riconoscimento – afferma Alberto Tasca, presidente della fondazione SOStain Sicilia – all’impegno collettivo della Fondazione SOStain Sicilia e dei vitivinicoltori siciliani che hanno scelto di collaborare alla costruzione di un modello virtuoso di sostenibilità. La forza del progetto sta nel lavoro di squadra, nella condivisione di valori e di pratiche tra produttori che, insieme, dimostrano come sia possibile generare un impatto positivo per l’ambiente, per la società e per l’economia del territorio».

Il modello, aperto e replicabile, può diventare un punto di riferimento per altri territori, in Italia e nel mondo. È inoltre una grande opportunità strategica per promuovere i vini siciliani in mercati dove l’attenzione all’ambiente è fondamentale.

SOStain è l’unico disciplinare a coniugare gli indicatori del programma ministeriale VIVA con altri nove requisiti, contestualizzati su base territoriale come l’uso di tecnologie energeticamente efficienti, il controllo del peso delle bottiglie, la gestione sostenibile del vigneto, il divieto di diserbo chimico, la conservazione della biodiversità floristica e faunistica, l’impiego di materie prime locali, l’assenza di residui nei vini e la trasparenza nella comunicazione.

A SOStain Sicilia, ad oggi, aderiscono 44 aziende, per circa 23,6 milioni di bottiglie e 6.330 ettari di vigneti.

Uno dei requisiti qualificanti del programma SOStain è il controllo del peso della bottiglia di vetro che spesso è responsabile di oltre il 50% delle emissioni collegate a una bottiglia di vino. Questa bottiglia ha un peso di appena 410 grammi (per il formato da 0,75 litri la media nelle aziende italiane certificate VIVA si attesta a 590 grammi) ed è ottenuta al 90% da vetro riciclato, raccolto per intero sul territorio siciliano. Circa 10 milioni gli esemplari realizzati a tutto il 2024, con un conseguente taglio della CO2 pari a 3.552 tonnellate.

 

Per approdondimenti:

SOStain, ai vini siciliani una marcia in più sui mercati scandinavi

FA’ LA COSA GIUSTA! VI ASPETTA IN UNA NUOVA LOCATION

FA’ LA COSA GIUSTA! VI ASPETTA IN UNA NUOVA LOCATION

La fiera del consumo critico e degli stili sostenibili torna a Fiera Milano Rho dal 14 al 16 marzo 2025

Nata nel 2004 da un progetto della casa editrice Terre di mezzo, “Fa’ la cosa giusta!” ha la finalità di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.

Per la prima volta si svolgerà a Fiera Milano Rho, una location nuova, ben collegata dalla metro e dall’alta velocità.

Inoltre, questa edizione sarà gratuita

Registrati a questo link: https://www.clappit.com/biglietti-falacosagiusta

La fiera è aperta dalle 9 alle 20 il venerdì e il sabato e dalle 9,30 alle 19 la domenica.

 

1° CONGRESSO DI AGROECOLOGIA DEL MEDITERRANEO

1° CONGRESSO DI AGROECOLOGIA DEL MEDITERRANEO

Quattro giornate per orientare la ricerca, promuovere soluzioni pratiche e offrire linee guida alla politica sull’agroecologia. Appuntamento il 9 giugno 2025 ad Agrigento

 

Il 1° Congresso di Agroecologia del Mediterraneo (AEMED 2025) rappresenta un’importante occasione di confronto tra agricoltori, ricercatori e attori del settore agroecologico provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

Particolare attenzione sarà dedicata all’interazione tra scienze, pratiche e movimenti, con tre giornate tematiche (9, 10 e 12 giugno) ed una giornata speciale di visite aziendali (11 giugno), durante la quale gli agricoltori illustreranno direttamente sul campo le loro pratiche ed i risultati conseguiti.

Sull’esperienza maturata dal Coordinamento Agroecologia Sicilia, promotore della Legge Regionale 21 del 29 luglio 2021 sull’agroecologia, il congresso si propone di elaborare tre documenti chiave.

Attraverso un processo partecipativo e tavole rotonde, verranno definiti indirizzi e direttive per i seguenti ambiti:

Scientifico: per orientare la ricerca verso le reali necessità dell’agroecologia nel Mediterraneo.

Tecnico: per promuovere soluzioni e pratiche innovative applicabili alle realtà agricole mediterranee.

Politico: per offrire linee guida e proposte per politiche pubbliche mirate allo sviluppo dell’agroecologia.

 

Per approfondimenti:

https://www.coordinamentoagroecologia.org/aemed2025/

ULTIMO GIORNO PER IL SANA FOOD

ULTIMO GIORNO PER IL SANA FOOD

Il salone internazionale del biologico e del naturale conclude la sua prima sessione. Appuntamento al 20 – 22 marzo 2025 con SANA Beauty

La manifestazione fieristica non è più la tradizionale esposizione di prodotti, ma una fiera di canale con due eventi dedicati al mondo della sana alimentazione, biologica e sostenibile e al mondo del beauty: una risposta dinamica alle mutevoli esigenze del mercato.

Ultimo giorno per il Sana Food che si è svolto in concomitanza con la quarta edizione di Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto che BolognaFiere organizza con la direzione artistica di Slow Food. Grazie a questa sinergia, l’esperienza di visitazione degli operatori professionali è stata particolarmente ricca e completa.

SANA Food rappresenta la risposta alla richiesta dei consumatori di prodotti biologici e distintivi del territorio. L’obiettivo è di valorizzare un mercato in cui l’origine degli alimenti, la qualità, il benessere di persone e animali e la tutela dell’ambiente siano elementi centrali per produttori e consumatori.

Per offrire un’ampia panoramica sull’alimentazione sana, sostenibile e di qualità, l’area espositiva di SANA Food ha ospitato non solo il biologico e il biodinamico, ma anche prodotti Dop, Igp e Stg, vegetariani, vegani, plant based e dell’alimentazione funzionale, articolata in proposte free from e rich in, e altre particolarmente indicate per gli sportivi, la terza età e l’infanzia, oltre che per soggetti allergici, intolleranti e per chi deve seguire specifici regimi.

L’ICE ha dichiarato la presenza di 130 buyer esteri provenienti da 14 Paesi, insieme a trade analyst esperti del settore, offrendo alle aziende un’opportunità concreta di approfondire tematiche strategiche. Inoltre hanno organizzato oltre 1.000 incontri B2B programmati, cui si aggiunge una serie di tour sul territorio per consentire agli operatori di conoscere le produzioni bio locali.

Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, nonché produttrice di vino biologico, ha dichiarato: «La massiccia presenza di un 70% di aziende biologiche e biodinamiche a Slow Wine Fair, abbinata a SANA Food, conferma l’appuntamento bolognese come contesto ideale per la promozione di cibo e vino buono, pulito e giusto. La superficie vitata biologica ha superato il 23% del vigneto nazionale con consumi che stanno premiando le etichette bio (+6,5% rispetto l’anno precedente). Il vino biologico sta diventando la punta trainante della sostenibilità economica, ambientale e sociale, indicando una strada fatta di innovazione e futuro anche per il resto dell’agricoltura»

Per approfondimenti:

https://www.sana.it/home-page/1229.html

100% RUCOLA: SIMBOLO DI UN PERFETTO PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE

100% RUCOLA: SIMBOLO DI UN PERFETTO PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE

Il progetto 100% Rucola permette di trasformare gli scarti della lavorazione della rucola in un’opportunità economica e scientifica, valorizzando anche le produzioni Igp

Il progetto 100% Rucola, finanziato nell’ambito del PSR Campania 2014-2020 ha messo in luce un nuovo approccio alla sostenibilità, trasformando gli scarti della lavorazione della rucola in un’opportunità economica e scientifica.

 

I primi risultati hanno mostrato la possibilità di estrarre dagli scarti l’erucina, una molecola naturale dalle sorprendenti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e chemiopreventive.

Tecnologie biotecnologiche avanzate permettono di trasformare l’erucina in bioprodotti destinati al mercato farmaceutico, aprendo nuovi orizzonti per l’economia locale e il settore agroalimentare.

“La Piana del Sele, con la sua rucola, rappresenta un elemento distintivo di un territorio – ha evidenziato Vito Busillo, Presidente del Consorzio di Tutela Rucola della Piana del Sele IGP – Basti pensare che qui produciamo circa il 70% della rucola IGP italiana. È importante dare valore a un prodotto che è un marchio simbolo di un intero territorio e che possiede caratteristiche uniche”.

 

“In un periodo in cui si parla sempre di sostenibilità, l’idea è quella di recuperare una materia che potrebbe sembrare uno scarto e trasformarla in qualcosa di utile – ha spiegato il Gaetano Lamberti, responsabile scientifico del progetto e docente del DIIN dell’Università di Salerno. Abbiamo elaborato un metodo efficiente per estrarre l’erucina dagli scarti e renderla fruibile, adatta alla creazione di integratori alimentari e altre applicazioni future.”

 

Una gestione sostenibile delle coltivazioni può trasformare le filiere agroalimentari in motori di sviluppo e innovazione. “Nella Piana del Sele abbiamo circa 3500 ettari di serre che ci rendono i più grandi produttori italiani di rucola – ha spiegato l’agronomo Marco Valerio Del Grosso – Con questo progetto riusciamo finalmente a trasformare un rifiuto in una risorsa, abbattendo non solo i costi, ma generando reddito e nuove opportunità.”

 

 

Per approfondimenti:

DAGLI SCARTI NASCE UNA RISORSA, PROGETTO “100% RUCOLA” ESEMPIO DI ECONOMIA CIRCOLARE

Sicilia prima in Europa per la legge sull’agroecologia

Inizia una nuova era per l’agricoltura sostenibile. Nell’isola a chi sceglie la transizione vengono riconosciuti vantaggi nell’accesso ai bandi dei fondi europei