Suolo e Salute

Tag Archives: suolo e salute

Suolo e Salute entra a far parte di Cotecna Group

Suolo e Salute entra a far parte di Cotecna Group

Cotecna Inspection SA è lieta di annunciare l’acquisizione di Suolo e Salute, il principale organismo di controllo e certificazione per il biologico in Italia

Questa operazione, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri italiano nell’ambito della normativa Golden Power, segna un passo significativo nella strategia di espansione e diversificazione dei servizi offerti da Cotecna nel settore agroalimentare.

L’Italia rappresenta un mercato di primaria importanza per Cotecna, non solo per la sua rilevanza economica e nell’agroalimentare di qualità, ma anche in quanto fra i paesi leader del biologico in Europa. Attraverso questa acquisizione, Cotecna rafforza in modo deciso la propria presenza strategica in un territorio chiave per lo sviluppo di servizi legati alla sostenibilità, alla tracciabilità e alla sicurezza alimentare.

Suolo e Salute, trae le sue origini dall’Associazione Suolo e Salute, fondata nel 1969, pioniera nella promozione dell’agricoltura biologica. E’ il primo organismo di controllo e certificazione per il biologico in Italia con oltre 23.500 operatori biologici certificati e oltre 700.000 ettari controllati, il 30% della superficie coltivata in biologico. Suolo e Salute è leader per la certificazione del biologico e da anni offre ai suoi clienti servizi anche su altri schemi di certificazione per il settore dell’agroalimentare di qualità.

L’integrazione di Suolo e Salute nel Gruppo Cotecna consente di ampliare il portafoglio di servizi nel campo delle certificazioni agroalimentari, potenziando l’offerta nel biologico, nella tracciabilità e nella sostenibilità.

L’operazione prevede il mantenimento dell’attuale struttura organizzativa e della squadra direttiva di Suolo e Salute, preservando così la presenza capillare sul territorio italiano che rappresenta uno dei punti di forza dell’organizzazione, fondamentale per garantire un servizio vicino, personalizzato e di alta qualità alle aziende certificate.

Grazie al supporto di Cotecna, Suolo e Salute potrà rafforzare ulteriormente la propria leadership sul mercato italiano e avviare una graduale e ponderata espansione internazionale, facendo leva sull’estesa rete globale del Gruppo nei paesi strategicamente più rilevanti.

Sébastien Dannaud – Amministratore Delegato – Cotecna

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Suolo e Salute nel gruppo Cotecna. Questa acquisizione rafforza la presenza di Cotecna in Italia – un mercato strategico e leader nel biologico europeo – e rappresenta un’importante opportunità per arricchire il nostro portfolio di competenze con servizi di certificazione di alto livello nel settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e garantendo la qualità per i consumatori.”

Angelo Costa – Presidente esecutivo – Suolo e Salute

“La storia del nostro ente di certificazione affonda le radici nelle profonde motivazioni etiche e ambientali dell’omonima Associazione creata nel 1969. Abbiamo raccolto l’eredità di uno dei primi movimenti che hanno portato alla nascita dell’agricoltura biologica in Italia e all’estero. Oggi cogliamo la straordinaria opportunità di far parte del gruppo Cotecna con positività e fiducia. Insieme affronteremo le nuove sfide del mercato e tracceremo nuovi percorsi di crescita. Con Cotecna, Suolo e Salute inizierà una nuova storia e sono convinto sarà una storia di successo.”

Alessandro D’Elia – Amministratore Delegato – Suolo e Salute

 “Accogliamo con soddisfazione l’opportunità di entrare a far parte del gruppo Cotecna. Nel tempo abbiamo saputo affermare la nostra credibilità e affidabilità, meritando la continua fiducia del mercato. Dietro ai risultati positivi raccolti negli anni c’è l’effetto della nostra forza sul territorio, grazie al prezioso contributo dei nostri ispettori e dei colleghi delle sedi. Con il supporto di Cotecna – con lo spirito di sempre – consolideremo ancora di più questo legame, rafforzeremo la struttura organizzativa e amplieremo la qualità e l’innovazione dei servizi di certificazione offerti. Con Cotecna saremo più forti e competitivi per crescere ed affrontare le sfide future.”

ENGLISH VERSION

Cotecna Acquires Suolo e Salute

Cotecna Inspection SA is pleased to announce the acquisition of Suolo e Salute, Italy’s leading organic control and certification body.

 

This transaction, recently approved by the Italian Council of Ministers under the Golden Power regulation, marks a significant step in Cotecna’s strategy to expand and diversify its service offering in the agri-food sector.

Italy represents a key market for Cotecna, not only due to its economic relevance and role in high-quality agri-food production, but also as one of the leading countries in Europe for organic agriculture. Through this acquisition, Cotecna significantly strengthens its strategic presence in a territory that is essential for the development of services related to sustainability, traceability, and food safety.

Suolo e Salute has its origins in the Suolo e Salute Association, founded in 1969 and a pioneer in the promotion of organic agriculture. It is the leading control and certification body for organic in Italy, with over 23,500 certified organic operators and more than 700,000 hectares under inspection, representing 30% of the country’s organic farmland. Suolo e Salute is a leader in organic certification and has for years also provided services under other quality agri-food certification schemes.

The integration of Suolo e Salute into the Cotecna Group allows for an expanded portfolio of services in agri-food certification, enhancing the offering in organic, traceability, and sustainability.

The transaction includes the retention of Suolo e Salute’s current organizational structure and leadership team, thereby preserving its widespread presence across the Italian territory—one of the organization’s key strengths, essential for delivering personalized, high-quality, and locally rooted services to certified businesses.

With Cotecna’s support, Suolo e Salute will be able to further strengthen its leadership in the Italian market and initiate a gradual and strategic international expansion, leveraging the Group’s extensive global network in strategically important countries.

Sébastien Dannaud – CEO – Cotecna

“We are excited to welcome Suolo e Salute to the Cotecna Group. This acquisition strengthens Cotecna’s presence in Italy—a strategic market and a European leader in organic agriculture—and represents a key opportunity to enrich our portfolio with high-level certification services in the agri-food sector, promoting sustainable practices and ensuring quality for consumers.”

Angelo Costa – Executive Chairman – Suolo e Salute

“The history of our certification body is deeply rooted in the ethical and environmental values of the Suolo e Salute Association, founded in 1969. We have inherited the legacy of one of the first movements that gave rise to organic agriculture in Italy and beyond. Today, we embrace the extraordinary opportunity to join the Cotecna Group with positivity and confidence. Together, we will face new market challenges and chart new paths for growth. With Cotecna, Suolo e Salute begins a new chapter—and I am convinced it will be a story of success.”

 

Alessandro D’Elia – CEO – Suolo e Salute

“We welcome with great satisfaction the opportunity to become part of the Cotecna Group. Over time, we have built credibility and reliability, earning the continued trust of the market. Behind our successful track record lies the strength of our local presence, thanks to the valuable contributions of our inspectors and office teams. With Cotecna’s support—and with the same spirit as always—we will further consolidate this bond, strengthen our organizational structure, and enhance the quality and innovation of our certification services. With Cotecna, we will be stronger and more competitive, ready to grow and face future challenges.”

 

BIOFACH 2025: IL CONTRIBUTO DI SUOLO E SALUTE

BIOFACH 2025: IL CONTRIBUTO DI SUOLO E SALUTE

Situazione politica e pressioni sul “green deal”, clima e rilancio dei mercati: significativo il contributo di Suolo e Salute alla fiera di riferimento per il bio mondiale, tenutasi a Norimberga dall’11 al 14 febbraio

Il mondo del biologico mondiale, come ogni anno, si è dato appuntamento a Norimberga per quella che è la manifestazione di riferimento del settore. La kermesse, che si è svolta nel centro espositivo della città bavarese, ha continuato a svolgere il suo ruolo di laboratorio per un futuro più sostenibile mettendo a confronto produttori bio, associazioni, certificatori, istituzioni e buyer internazionali.

Hanno partecipato all’evento oltre 2.300 espositori provenienti da 94 Paesi. Il nostro Paese, con la presenza di 262 aziende espositrici, si è confermato leader del biologico a livello internazionale.

Suolo e Salute, primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia, ha preso parte al Biofach, con il proprio staff presso gli spazi espositivi posti nel Pad. 4, 558.

“Quest’anno – commenta Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – abbiamo voluto segnare la nostra partecipazione con uno stand totalmente in cartone, a impatto minimo, essendo di materiale riciclabile al 95%. Con questa scelta abbiamo voluto lanciare un chiaro messaggio, e cioè che alle parole bisogna far seguire le azioni anche nei piccoli gesti, in linea con lo slogan della fiera Yes, we do! e più in generale, con i principi del biologico”.

Lo staff di Suolo e Salute ha partecipato attivamente a molti congressi e iniziative su diverse tematiche. Suolo e Salute ha ospitato presso il proprio spazio espositivo la presentazione dei numeri del biologico italiano elaborati da Assocertbio, con interventi di Riccardo Cozzo, presidente dell’associazione, del segretario Domenico Corradetti e di Alessandro D’Elia, vice presidente. Molto interessante l’acceso dibattito post presentazione e i vari contributi portati dai partecipanti. Sempre presso lo stand, sono stati organizzati incontri bilaterali con diverse aziende e organismi di controllo stranieri provenienti da molti Paesi, in particolare da Spagna, Turchia e Cina. In tutti gli interventi, Suolo e Salute ha portato il suo fattivo e riconosciuto contributo.

“Il tema principale della fiera – continua Alessandro D’Elia – “Yes, we do! How to effect change in the organic food segment”, ha rappresentato un invito concreto all’azione per costruire un futuro più sostenibile e responsabile. Il rilancio dell’agricoltura biologica dovrà necessariamente ripartire dal basso, dalle sinergie e nella comunione di intenti tra produttori e consumatori. A tutto questo, per ciò che rappresenta il biologico in termini di preservazione delle risorse, nel contrasto ai cambiamenti climatici e per le tante sfide che attendono le nuove generazioni, non può mancare il sostegno dell’Unione Europea e degli Stati Membri”.

 

Fonte: Suolo e Salute

PASQUA DI PACE: IL BIOLOGICO COME SCELTA DI VITA

PASQUA DI PACE: IL BIOLOGICO COME SCELTA DI VITA

Gli auguri di Suolo e Salute: in un periodo segnato da incertezze e conflitti scegliamo l’agricoltura biologica come simbolo di speranza e di un futuro migliore

La Pasqua, simbolo di rinascita e speranza, rappresenta un momento ideale per riflettere sui valori che ci guidano e sulle scelte che compiamo quotidianamente. In un periodo storico segnato da incertezze e conflitti, l’agricoltura biologica si propone come un modello di sviluppo sostenibile capace di promuovere la pace e il benessere dell’umanità.

Un’agricoltura in armonia con la natura

Suolo e Salute, organismo di controllo e certificazione leader in Italia, è da oltre 50 anni convinto sostenitore del bio, un modello che si basa su un approccio olistico che valorizza i cicli naturali e la biodiversità. L’utilizzo di metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, come la rotazione delle colture, il sovescio e la lotta biologica contro i parassiti, non permette solo di preservare la fertilità del suolo, la qualità delle acque e la salute degli ecosistemi, ma incide fortemente anche sulla coesione economica e sociale dei territori, ingredienti fondamentali per evitare conflitti.

Un impegno per la salute e il benessere

La scienza lo conferma: i prodotti biologici, ottenuti senza l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti sintetici, sono più sani e nutrienti. Scegliere di consumare cibi biologici significa prendersi cura della propria salute e del proprio benessere, favorendo al contempo un’agricoltura più responsabile e sostenibile.

Un sostegno alle comunità rurali

L’agricoltura biologica offre un modello di sviluppo rurale alternativo, basato sulla collaborazione e la solidarietà tra gli imprenditori agricoli. Promuove la creazione di reti di produzione e distribuzione locali che valorizzano le produzioni tipiche e rafforzano l’economia dei territori. In questo modello virtuoso, il ruolo di un ente di certificazione come Suolo e Salute è fondamentale perché, con la sua azione, contribuisce in maniera incisiva a prevenire le frodi che finirebbero per incrinare la fiducia dei consumatori, un capitale da non disperdere.

Far parte di una comunità

La nostra realtà però aspira ad andare oltre: grazie alle pagine d’informazione del nostro sito e alla newsletter che vi raggiunge settimanalmente siamo riusciti a creare una comunità stimolante e interattiva che ci sprona a fare sempre meglio. Una comunità di cui onoriamo di fare parte. Siamo grati di poter condividere con voi pensieri e considerazioni sul futuro del bio. Un sentimento che diventa ancora più acceso in periodi di festività come questo e che ci permette e di poter celebrare insieme il senso di condivisione e solidarietà che la Pasqua porta con sé.

Un passo verso la pace

Auguriamo quindi che la Pasqua sia per tutti i nostri lettori luminosa e rigenerante, colma di sorrisi, di momenti preziosi e soprattutto di pace per il mondo intero.

L’agricoltura biologica, con il suo approccio rispettoso dell’ambiente e delle persone, può infatti contribuire a costruire un futuro più pacifico e sostenibile. Scegliere prodotti biologici significa compiere un atto di responsabilità verso le generazioni future, promuovendo una cultura di pace e di rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.

In questa Pasqua di rinascita, auguriamo a tutti nuova luce e speranza e di un futuro migliore.

🐣 Buona Pasqua a tutti voi! 🌸

Il team di Suolo e Salute

«DAGLI IMPEGNI DI SOSTENIBILITÀ DEL GREEN DEAL NON SI TORNA INDIETRO». L’IMPEGNO DI SUOLO E SALUTE DAL CONGRESSO BIO DI CORDOVA

«DAGLI IMPEGNI DI SOSTENIBILITÀ DEL GREEN DEAL NON SI TORNA INDIETRO». L’IMPEGNO DI SUOLO E SALUTE DAL CONGRESSO BIO DI CORDOVA

350 partecipanti, 50 relatori: sono i numeri del XVII Congresso organizzato da IFOAM Organics Europe e Ecovalia appena terminato nella città dell’Andalusia. Un’iniziativa fortemente sostenuta da Suolo e Salute sponsor dell’evento e membro di IFOAM Organics Europe

Trecentocinquanta partecipanti provenienti da 24 diversi Paesi del mondo. Cinquanta relazioni di alto livello incentrate sulle sfide che la produzione biologica ha davanti a sé. Ma anche sul contributo che il settore può dare in vista dell’orizzonte 2030 tracciato dal Green deal.

Numeri di grande rilievo quelli del XVII Congresso Europeo sulla Produzione Biologica (Eoc23), organizzato da IFOAM Organics Europe e dall’associazione di produttori spagnoli Ecovalia e che si è concluso il 28 settembre a Cordova (clicca per leggere il resoconto della prima giornata).

Il baricentro del bio

Nei tre giorni della conferenza la città andalusa sulle rive del Guadalquivir ha assunto il ruolo di baricentro continentale del settore del biologico. L’edizione 2023 dell’appuntamento ideato da IFOAM Organics Europe aveva infatti un forte significato istituzionale, visto che si è svolto nel contesto del semestre di presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea.

Suolo e Salute, l’organismo di controllo e certificazione leader in Italia con oltre il 26% delle aziende e il 30% della superficie coltivata in biologico, era ancora una volta tra i protagonisti del Congresso, in qualità di sponsor dell’evento nonché di membro di IFOAM Organics Europe.

«Dalla transizione ecologica non si torna indietro»

«L’Unione europea – mette in rilievo Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – non può tornare indietro rispetto ai suoi legittimi obiettivi di sostenibilità: le relazioni presentate a Cordova hanno dimostrato che il biologico è la soluzione per le sfide ambientali, economiche e climatiche che abbiamo davanti». «Il settore bio in questi anni è cresciuto, anche grazie all’impegno di IFOAM Organics Europe: oggi la foglia verde del marchio europeo identifica un settore professionale, innovativo e responsabile fortemente motivato a raggiungere i suoi virtuosi obiettivi».

Che sono quelli di una produzione agroalimentare rispettosa dell’ambiente, in grado di dare un forte contributo per il raggiungimento della neutralità climatica e di un mercato equo dei prodotti bio , in grado di riconoscere la giusta quota di valore aggiunto ai produttori agricoli.

Coniugare in maniera responsabile redditività e sostenibilità

L’attuale semestre spagnolo sta concludendo una legislatura europea capace di portare la transizione ecologica e il ruolo del bio al centro dell’agenda politica. il clima politico però sta cambiando, insieme a quello del nostro pianeta: il movimento del bio vuole scongiurare i ripensamenti dell’ultima ora sul Green deal, resi evidenti anche dalla recente relazione della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sullo stato dell’Unione.

«Malgrado i venti contrari sempre più forti – commenta Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe -, il biologico europeo mantiene fede alla sua missione di sostenibilità e ai suoi impegni per l’ambiente e la collettività: vogliamo lasciare il pianeta in buone condizioni per le generazioni future».

«Le esperienze – continua Plagge – raccontate in prima persona dai motivati operatori green presenti a Cordova dimostrano che è possibile coniugare in maniera responsabile crescita economica e rispetto dell’ambiente». «Non dobbiamo mettere da parte la strada della transizione ecologica: occorre migliorare il nostro modo di produrre puntando a ridurre i pesticidi, aumentare la biodiversità, migliorando la salute dei suoli e la gestione delle risorse idriche: il biologico è una parte decisiva della soluzione per tutti questi obiettivi».

Il confronto istituzionale

Nel corso delle numerose sessioni del XVII Congresso, che ha avuto il sostegno istituzionale del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione del Governo spagnolo, è stato valutato, assieme a Joanna Stawowy, della Dg Agricoltura della Commissione Europea e a Francisco Martínez Arroyo del Ministero dell’Agricoltura spagnolo, l’impatto delle nuove politiche europee in materia di ambiente, promozione, mercati esteri, certificazione, cambiamento climatico.

SUOLO E SALUTE SEMPRE PIÙ FORTE: QUASI VENTITREMILA GLI OPERATORI BIOLOGICI CERTIFICATI

SUOLO E SALUTE SEMPRE PIÙ FORTE: QUASI VENTITREMILA GLI OPERATORI BIOLOGICI CERTIFICATI

I dati 2022 e primo semestre 2023 del primo Ente di Certificazione del biologico in Italia: Balzo del numero degli operatori controllati nel 2022, di poco sotto quota ventitremila. Alessandro D’Elia (direttore generale di Suolo e Salute): «E’ l’effetto della nostra forza sul territorio, dell’esperienza e della riconosciuta affidabilità del servizio offerto».

Anno 2022

  • 22.636 gli operatori controllati (+7,6% su base annua);
  • 663mila gli ettari (+9,4%);
  • 5.213 le aziende di produzione e preparazione e solo preparazione (+3%);
  • 3012 le nuove notifiche (+17,3%);
  • + 10.808 l’incremento degli operatori in dieci anni (+91,4%, + 27,5% rispetto all’incremento nazionale che è stato del 64%);
  • + 343.000 ettari in bio e conversione negli ultimi dieci anni (+107%).

Suolo e Salute arriva così a certificare:

  • il 26% degli operatori biologici italiani,
  • il 30% della superficie agricola biologica nazionale.

 

Suolo e Salute conferma il suo ruolo di locomotiva della certificazione del biologico italiano.  Dall’analisi dei dati presentati all’Assemblea dei soci che si è tenuta a Fano (PU) lo scorso 20 aprile per l’approvazione del bilancio 2022, emerge infatti la forte crescita rispetto al 2021 sia del numero totale degli operatori controllati e certificati (+ 7,6%) che di quelli che hanno notificato per la prima volta la loro attività all’ente di certificazione (con un balzo pari a +17,3%).

Siamo quasi a quota ventitremila

Ad oggi il numero delle aziende certificate da Suolo e Salute è quasi a 23.000 unità, arrivando per l’esattezza a 22.827 operatori tra produttori, preparatori ed importatori. La superficie agricola totale controllata nel 2022 è stata di 663.000 ettari (+9,4% su base annua).

Numeri che confermano la leadership di Suolo e Salute nel settore del controllo e della certificazione delle produzioni biologiche con circa il 26% delle aziende bio in Italia e il 30% della superficie coltivata in biologico.

I risultati sono stati caratterizzati da un trend molto positivo sia da un punto di vista operativo che economico: oltre ad un aumento del numero delle aziende certificate si è registrato anche un aumento del fatturato e degli investimenti per l’ottimizzazione dell’operatività e dell’efficienza aziendale.

Costa: «Il bio è chiamato ad una prova di maturità»

«La riforma della Pac– ricorda Angelo Costa, presidente di Suolo e Salute – la politica agricola comune, entrata in vigore all’inizio dell’anno ha messo al centro l’agricoltura biologica per realizzare gli importanti obiettivi di transizione ecologica definiti dal Green Deal e dalle strategie Farm to Fork e Biodiversity». «Per il nostro settore – continua il presidente – si tratta dell’ennesima sfida per trainare un nuovo modo più sostenibile di produrre cibo e per cambiare i modelli di consumo del comparto agroalimentare». «Una prova di maturità in cui Suolo e Salute può dare un grosso contributo».

Secondo Costa i record che emergono dal Bilancio 2022 mettono infatti in evidenza la vitalità di quello che è il più “antico” ente di certificazione italiano. Nato dall’eredità dell’Associazione Suolo e Salute, fondata a Torino nel 1969, pioniera nello sviluppo e nella promozione del metodo dell’agricoltura biologica.

D’Elia: «L’affidabilità e la presenza sul territorio sono la nostra forza»

«Si tratta di una crescita considerevole – commenta Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – che conferma il nostro capitale di credibilità e affidabilità e che lancia un messaggio di fiducia per tutto il sistema del biologico italiano». «Suolo e Salute – ribadisce D’Elia –, assumendosi la responsabilità connessa al ruolo di primo ente di certificazione del bio in Italia e facendo tesoro di un’esperienza che dura da più di mezzo secolo, può testimoniare la correttezza di chi sceglie questo modello produttivo, il più efficace nel creare esternalità positive con effetti tangibili a livello ambientale, sociale ed economico».

 

«Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una crescita dell’87% del numero delle aziende certificate e del 103% della superficie agricola utilizzata. Un risultato veramente importante – continua D’Elia – che va letto con il cuore. Nonostante le difficoltà abbiamo saputo affermare la nostra credibilità ed affidabilità, meritando la continua fiducia del mercato. Chiaramente i numeri e lo status di primo organismo di certificazione richiamano Suolo e Salute a un continuo senso di responsabilità nei confronti dei propri operatori e del sistema nel suo insieme».

I numeri

Dall’analisi dei dati definitivi del 2022 di Suolo e Salute emerge il saldo positivo di 1.591 nuovi operatori controllati e certificati (+7,6%) che hanno portato il totale a 22.636.

Un risultato significativo non solo a livello numerico ma anche qualitativo, sia per le realtà della produzione primaria che di trasformazione. Rispetto al 2021 c’è stato un incremento di 1432 aziende di produzione primaria e 201 di produzione primaria/preparazione e sola preparazione. Le aziende certificate che effettuano la preparazione di prodotti biologici sono arrivate così in totale a 5.213 (+2,2%). Rispetto al 2021 non si è riscontrato solo un aumento numerico delle aziende ma, più in generale, e sicuramente più significativo, è l’aumento qualitativo delle nuove aziende controllate; infatti, tra i nuovi ingressi del 2022, sono numerose le aziende di preparazione con marchi importanti del panorama dell’agroalimentare italiano di qualità che hanno scelto Suolo e Salute per la certificazione del biologico.

Le aziende zootecniche biologiche controllate sono 3111, aumentate di 328 unità (+11,8%) rispetto al 2021.

L’incremento della superficie certificata è risultata più che proporzionale (57mila ettari di aumento pari +9,4%), portando ad una superficie agraria utile aziendale di 31,2 ettari, molto rilevante se confrontata con la S.A.U. media italiana di circa 11 ettari.

Effetto fidelizzazione

Risultati ancora più significativi alla luce della concorrenza di nuovi organismi di controllo e certificazione recentemente autorizzati che hanno portato il numero complessivo a 19. Nonostante questo, il numero delle aziende che hanno abbandonato il metodo di produzione o sono passate ad altri enti sono notevolmente diminuite rispetto al passato. «Un’evidenza – commenta D’Elia – che rivela un indice di qualità molto positivo, a dimostrazione del fatto che il servizio offerto da Suolo e Salute sia funzionale, generando una risposta ottimale in termini di fidelizzazione degli operatori controllati».

«Dietro ai risultati positivi raccolti anche quest’anno – spiega D’Elia-  c’è l’effetto della nostra forza sul territorio, grazie al prezioso contributo dei nostri tecnici ispettori e dei nostri colleghi delle 19 sedi periferiche e dell’affidabilità del servizio fornito».

PRODUZIONE INTEGRATA, LA CERTIFICAZIONE  FA LA DIFFERENZA

PRODUZIONE INTEGRATA, LA CERTIFICAZIONE FA LA DIFFERENZA

Doppia intervista del direttore generale di Suolo e Salute Alessandro D’Elia e a Matteo Grillenzoni, responsabile dello schema di certificazione Sqnpi per Suolo e Salute sui Sistemi di qualità sul settimanale Terra e Vita. «Con il sistema Sqnpi la produzione integrata impara del biologico e si evolve»

Obbligo di adesione al sistema Sqnpi. È la novità più incisiva dell’intervento “Sra01 Aca01” (l’ex misura di produzione integrata) all’interno dei nuovi complementi regionali allo Sviluppo rurale.

Un’evoluzione che secondo Alessandro D’Elia, intervistato dal settimanale Terra e Vita, può garantire un doppio vantaggio alla produzione integrata volontaria. Rivalutata oggi dall’inserimento in un sistema di qualità tutelato e promosso a livello nazionale. Un’esigenza pressante per uno schema di produzione che ha avuto difficoltà a comunicare al mercato i propri plus dopo che il piano d’azione per gli usi sostenibili degli agrofarmaci ha reso obbligatoria la produzione integrata “base”. E finalmente valorizzata e tutelata dall’inserimento in uno schema nazionale di certificazione.

Gli obiettivi del Green deal

È questa l’opzione che fa la differenza?

«La sostenibilità ambientale – risponde D’Elia– è oggi al centro della nuova politica agricola comune perché il ruolo del comparto agroalimentare è decisivo per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e transizione ecologica fissati dal Green deal». «Si tratta di un elemento diventato decisivo per la valutazione della qualità del nostro cibo, ma non è un attributo evidente».

«Va gestito e comunicato con rigore perché la sostenibilità si basa sulla fiducia dei consumatori e la certificazione da parte di un organismo terzo garantisce la coerenza tra le indicazioni dei disciplinari, le azioni dei produttori e le esigenze dei consumatori».

Due filosofie produttive diverse

In questo modo l’integrato assomiglia sempre di più al biologico?

«L’agricoltura biologica fa parte del nostro DNA. Il nostro ente di certificazione è nato dall’evoluzione dell’associazione Suolo e Salute che, a partire dal 1969, è stata tra i precursori di questo metodo di produzione». «Siamo leader nella certificazione del biologico in Italia ma stiamo crescendo anche nel sistema Sqnpi». «Se l’obiettivo della sostenibilità è comune, le strade per arrivarci sono diverse, ma le due filosofie produttive non sono in competizione. Ma è innegabile che il modello di agricoltura biologica, così come codificato e normato dalla Ue e dagli Stati membri, è quello che presta più attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale e alla qualità dei prodotti alimentari». «Per molte aziende agricole la produzione integrata è poi spesso l’anticamera per passare con maggiore convinzione al metodo biologico».

Come si certifica la produzione integrata?

«Il sistema Sqnpi prevede un doppio livello di controllo per dimostrare l’applicazione dei disciplinari di produzione integrata regionali, che sono il documento tecnico di riferimento, nelle fasi di produzione agricola, trasformazione, confezionamento ed identificazione del prodotto finito attraverso il segno distintivo “Qualità sostenibile”».

«I due livelli sono l’autocontrollo aziendale, che prevede la possibilità di verificare i requisiti di conformità da parte degli operatori inseriti nel Sqnpi per le attività svolte presso i propri siti produttivi. E poi il vero controllo da parte degli organismi di certificazione appositamente autorizzati dal Masaf».

 

I controlli

«I sostegni dell’intervento Sra01 Aca01 – spiega Matteo Grillenzoni, responsabile dello schema di certificazione Sqnpi per Suolo e Salute – sono vincolati all’osservanza di alcuni impegni riguardo alle lavorazioni del terreno, con obbligo in alcuni casi di semina su sodo o minima lavorazione, avvicendamento colturale, irrigazione e fertilizzazione».

«Il controllo viene effettuato sul 100% degli operatori aderenti in forma singola e occorre mettere a disposizione documenti come la registrazioni delle operazioni colturali, i risultati delle analisi del suolo obbligatorie per la gestione delle fertilizzazioni ecc.».

La fase più “calda” è però quella relativa ai trattamenti fitosanitari?

«Certo, è in questo caso occorre essere in grado di giustificare i trattamenti sulla base dei monitoraggi delle fitopatie o delle soglie di intervento vincolanti o dei criteri di prevenzione riportati nei disciplinari in modo da limitare il numero dei trattamenti. Utilizzando solo le sostanze attive ammesse dai DPI per ciascuna coltura».

«Ma anche di dimostrare l’avvenuta taratura delle macchine irroratrici nei centri prova autorizzati e la loro regolazione strumentale in sede aziendale». «Controlli che non sono solo documentali ma basati sulla competenza ed esperienza degli ispettori».