NUOVO RECORD DELL’EXPORT PER IL VINO ITALIANO
Da un’analisi dell’Ismea, nel 2024 si registra una crescita in valore del +6,5% per i vini DOP e +1,3% per i vini IGP
Nel 2024, l’export vinicolo italiano ha raggiunto un nuovo record, superando gli 8 miliardi di euro di fatturato, grazie a quasi 22 milioni di ettolitri spediti all’estero. Questo traguardo è stato sostenuto dalla crescente domanda negli Stati Uniti, dove le scorte sono aumentate a causa della minaccia di dazi sui prodotti europei.
Le bollicine continuano a dominare l’export italiano, rappresentando il 25% dei volumi esportati e il 29% del valore.
L’Italia si conferma così leader mondiale per volumi esportati e seconda in valore, dietro la Francia, con un dinamismo dell’export senza pari in Europa.
Analizzando le principali categorie, i vini a denominazione di origine protetta (DOP) hanno segnato una crescita del 6,5% in valore e del 7,6% in volume, grazie anche ai vini fermi. Gli IGP hanno visto un aumento più contenuto (+1,3% in valore, +2,8% in volume), mentre i vini comuni hanno registrato una flessione di quasi il 7% in quantità, ma con un incremento pari nei ricavi.
Gli Stati Uniti rimangono il primo mercato di destinazione per il vino italiano, con il 24% del fatturato totale, registrando una crescita del 10,2% in valore (+7% in volume). Anche la Germania, secondo mercato, ha visto un aumento del 4% in valore, ma una lieve flessione nei volumi. Il Regno Unito ha registrato incrementi moderati (+1% a valore, +2% a volume), mentre Canada (+15,3% in fatturato, +4% in volume) e Russia (+40% in entrambi i valori) hanno mostrato performance particolarmente positive
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