Il biologico è stato la “primavera” dell’agricoltura. È stato la scintilla che ha riacceso la luce e risvegliato i campi dal lungo sonno nel quale erano caduti dopo che su di loro era sceso il buio a causa dell’utilizzo massiccio di fertilizzanti minerali e pesticidi.
Questo in estrema sintesi il messaggio della lettura con cui l’attore Ivano Marescotti ha inaugurato la festa per i cinquant’anni di Suolo e Salute, il primo organismo italiano di certificazione del biologico, che si è svolta a Palazzo de Toschi a Bologna, lo scorso 4 settembre.
Il cuore della celebrazione è stato il talk show “Costo del cibo e suo reale valore. La giusta visione del biologico“, durante il quale sono intervenuti esponenti delle istituzioni nazionali, del mondo accademico, dell’informazione e produttori biologici:
Angelo Costa – presidente di Suolo e Salute
Alessandro D’Elia – direttore generale di Suolo e Salute
Eduardo Cuoco – direttore di Ifoam Ue
Stefano Vaccari – capo dipartimento Icqrf (Mipaaft)
Cristina Adelmi – azienda zootecnica biologica
Angelo Frascarelli – Dipartimento Scienze Agrarie – Università di Perugia
Rosario Trefiletti – presidente di Indagini 3, centro studi su consumi e ambiente
Massimiliano Borgia – giornalista e presidente dell’associazione “Pensare il Cibo”
Il talk show ha esaminato il ruolo del settore biologico che avrà nel futuro dell’agricoltura italiana e del sistema agroalimentare della penisola nel suo complesso. L’evento si è poi concluso con la lectio magistralis dal titolo “Il cibo, metafora dell’esistenza”, tenuta dal filosofo Umberto Galimberti.
Terra e Vita, il settimanale dell’agricoltura, ha voluto dedicare un supplemento ai Cinquant’anni di Suolo e Salute.
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