Come è noto, la siccità rappresenta una delle calamità principali per il settore agricolo, con danni spesso pesantissimi alle coltivazioni. Nei soli Stati Uniti si stimano perdite pari ad otto milioni di dollari causate dalla scarsità idrica. Ma oggi è disponibile uno strumento ulteriore e più efficace per contrastare i danni da siccità. A proporlo un recente studio apparso sull’Agronomy Journal, prestigiosa rivista di settore, nel quale viene proposto l’utilizzo dell’ARID, acronimo per The Agricultural Reference Index for Drought (Indice di riferimento agricolo per la siccità), concepito per quantificare il deficit idrico delle coltivazioni e prevedere l’effetto del deficit stesso sulle rese dei raccolti. Lo studio, riferito a cinque diverse località selezionate nel sud-est degli Stati Uniti utilizzando dati meteorologici storici relativi al trentennio 1971-2000, suggerisce in particolare la realizzazione di calendari di siccità stagionale sui quali sincronizzazione le coltivazioni. Il tutto riferendosi in particolare ai dati relativi alle precipitazioni e alla conseguente disponibilità idrica dei suoli nonché al tasso di umidità del terreno, considerato secondo il modello il fattore predittivo più efficace, seguito dalla profondità delle radici. La combinazione di queste analisi, secondo lo studio, consente di formulare calendari anti-siccità assai più precisi ed efficaci rispetto alle informazioni fornite dalle semplici misurazioni atmosferiche.
Fonte: Agronomy Journal, Agrinotizie