Spetta all’Ungheria il decimo posto nella lista dei paesi con maggiore incremento nel settore biologico, a presentare i dati l’ultimo rapporto di FiBL e IFOAM dal titolo “The World of Organic Agricolture – Statistics and emerging trends 2021”.
Benché nella superficie totale, lo stato comprenda una quota di agricoltura biologica del 6%, non molto alta rispetto a quella degli stati limitrofi, il rapporto segnala nell’anno 2020 un incremento elevato inedito dalle proporzioni non scontate.
I dati restituiscono nell’anno 2019, 93.800 ettari di superficie destinata all’agricoltura biologica nel paese, dato che legittima il decimo posto tra i paesi con crescita maggiore nel mondo, subito successivo al Brasile.
Proporzionale è risultata la crescita del numero di imprese registrate a metodo bio nel corso dello stesso anno, per un totale di 5600 unità registrate alla fine del 2019.
Lo stato risulta inoltre al dodicesimo posto tra i maggiori produttori di frutta biologica. A predominare le noci, con il 40% della produzione totale, accanto a sambuco e susine con una percentuale che oscilla tra 20 e 15 %. Bacche di olivello spinoso, ciliegie e amarene, tra le altre produzioni locali.
Fonte: Sinab