Hanno preso il via ieri, mercoledì 11 novembre, i triloghi tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE in merito alla proposta di regolamento sugli OGM. La proposta prevede che siano i singoli stati membri a decidere se consentire la coltivazione o meno degli Organismi Geneticamente Modificati sul proprio territorio. Come ha illustrato in un’intervista ad Agrapress il presidente della Commissione ambiente Giovanni La Via si tratta di un passaggio squisitamente tecnico, un incontro dedicato “alla esposizione del risultato del voto in commissione ambiente e quindi del mandato parlamentare”, aggiungendo che “a quanto pare, il consiglio non ha ancora il suo mandato”. Nei prossimi giorni è previsto un meeting tecnico in cui verranno affrontate le questioni di minore rilievo sulle quali è possibile ipotizzare “un’immediata convergenza”, mentre “i punti politici più ostici, che sono quelli relativi alla lista delle cause di esclusione della coltivazione sul territorio di uno stato membro, alla responsabilità ed alla partecipazione del committente alla procedura di esclusione, saranno affrontati successivamente”,. La commissione ha anche introdotto la possibilità di vietare gli OGM per ragioni ambientali. “i criteri e le motivazioni, come l’utilizzo del territorio, il rispetto per la biodiversità, la resistenza ai pesticidi sono molto meglio articolati, molto più precisi rispetto al testo troppo vago della commissione”, ha dichiarato la relatrice Frederique Ries, deputata belga del gruppo Alde. E’ stata inoltre categoricamente esclusa la possibilità che venga intavolato un negoziato con le società produttrici di OGM nella fase di predisposizione degli eventuali divieti in discussione nel corso dei triloghi.
Fonte: Agrapress