In particolare, le associazioni (tra cui FederBio, Slow Food, AIAB, FAI, Legambiente, WWF, Lipu, Italia Nostra, Touring Club Italiano) rimarcano la mancanza di provvedimenti mirati a sostenere un’agricoltura pienamente sostenibile e di un sostegno concreto nella direzione dell’innovazione. Secondo Maria Grazia Mammuccini, portavoce delle 14 associazioni italiane che sostengono la campagna per la riforma della PAC, “il parlamento ha bloccato alcuni dei peggiori provvedimenti che la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ha cercato di far passare, ma non e’ riuscito a realizzare le riforme necessarie per avere una PAC realmente più verde e capace di proteggere la natura, premiare l’agricoltura più sostenibile e mantenere vitali le zone rurali”.
“il voto di oggi – prosegue il comunicato – e’ deludente per quelli che come noi chiedono una profonda riforma della politica agricola. tuttavia, e’ positivo che l’assemblea plenaria del parlamento europeo abbia bloccato i peggiori aspetti della proposta della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, compresi i doppi sussidi illegali e la cancellazione dalla condizionalità di metà dei requisiti esistenti in materia di ambiente e di salute pubblica. Tuttavia non sono state inserite adeguate misure per premiare le pratiche agricole veramente sostenibili, come l’agricoltura biologica e biodinamica, ne’ si e’ fatto nessun passo in avanti per rafforzare il secondo pilastro, che e’ il vero strumento per investire in progetti innovativi per il territorio rurale. Ancora una volta si e’ persa un’occasione strategica per una vera riforma della PAC in grado di dare un contributo al superamento della crisi economica e ambientale che stiamo vivendo”.
Fonte: Agrapress