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Xylella fastidiosa: Bruxelles avvia una procedura d’infrazione contro l’Italia

L’Italia entra nel mirino di Bruxelles. Lo scorso 10 dicembre, l’Ue ha inviato al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, una lettera di messa in mora, primo passo della procedura d’infrazione. L’oggetto del richiamo da parte della Commissione Europea è la vicenda inerente il contenimento della Xylella fastidiosa, il batterio che ha portato all’essiccazione di centinaia di piante di ulivo in Salento.

Secondo l’Ue, l’Italia non starebbe rispettando pienamente gli obblighi previsti dal piano di eradicazione della Xylella.

La decisione si basa sui risultati dell’ispezione effettuata dall’Ufficio veterinario europeo lo scorso novembre, che saranno diffusi nei prossimi giorni, e sulla valutazione della Commissione europea.

La lettera di messa in mora formalizza la procedura a carico dell’Italia che ora rischia pesanti sanzioni, anche finanziarie. Secondo quanto si apprende in ambienti della Commissione “l’iniziativa va letta alla luce della grande preoccupazione che c’è nell’Esecutivo Ue per le prossime sentenze dei Tribunali amministrativi italiani che potrebbero imprimere nuovi stop alle azioni previste per il contenimento del batterio, primo fra tutti l’abbattimento degli ulivi”.

L’Italia ora ha 60 giorni di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora. Se la procedura andrà avanti, nei prossimi mesi sarà inviato un parere motivato. Successivamente, si arriverà alla formalizzazione dei rilievi che, in assenza di risposte da parte dello Stato membro, farà pervenire l’intera questione dinanzi alla Corte di Giustizia Ue.

Come fa sapere Bruxelles: “Questa prima lettera di messa in mora è una richiesta di intervento e nulla toglie che di fronte a una forte presa di posizione e assunzione di responsabilità da parte dello stato membro che l’intera procedura possa essere sospesa“.

Non è tardato il commento della Coldiretti secondo cui “l’Unione Europea colpisce l’Italia per coprire i propri errori di fronte ad emergenze fortemente sottovalutate. Sulla Xylella Bruxelles ha a lungo tentennato sull’attuazione di norme sanitarie a protezione dei confini dal contagio della malattia che proveniva da paesi extra-Ue“.

Come ricorda Il Fatto Quotidiano, in molti ambienti del settore si ritiene che l’abbattimento degli alberi sia superfluo, una soluzione troppo impattante, soprattutto nei territori in cui la Xylella si è insediata da tempo.  Proprio per questo motivo, la Regione Puglia ha dato vita ad una task force di esperti di diversa estrazione, per cercare soluzioni di convivenza con il patogeno, non potendo più essere possibile la sua eradicazione. 

Alcune sperimentazioni hanno già dato risposte importanti sulla capacità di ripresa degli ulivi. Questi alberi per il Salento rappresentano la storia, l’economia, il turismo, la cultura e il paesaggio del territorio. Una cosa che bisognerà cercare di far comprendere a Bruxelles, se si vorranno evitare grosse sanzioni.

Fonti:

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2015-12-11/xylella-italia-mirino-ue-073934.shtml?uuid=AC63GHrB

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/10/xylella-ue-mette-in-mora-litalia-non-fatto-abbastanza-per-contenere-batterio/2293438/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/12/10/xylella-l-ue-avvia-la-procedura-d-infrazione-contro-l-italia/46835

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